Restaurata la pergamena sul Mulino di Voltaggio

 

Nella sede dell’Archivio di Stato di Genova, il Sindaco di Voltaggio, Giuseppe Benasso, ha ricevuto una copia del documento restaurato grazie alle offerte raccolte tra voltaggini, villeggianti e turisti in occasione dell’annullo filatelico del 16 luglio scorso. In ricordo del 900° anniversario dell’entrata di Voltaggio nella Repubblica di Genova. Il documento consegnato dalla Dottoressa Giustina Olgiati, l’Archivista che il 28 agosto dello scorso anno nella Chiesa Parrocchiale di Voltaggio tenne una lectio magistralis sulle circostanze che portarono Voltaggio nell’orbita della Superba e sulla vita nell’Oltregiogo nel corso del Medioevo. Proprio in quella occasione Giustina Olgiati parlò del Mulino di Voltaggio e dell’importanza politica, oltre che economica, dei mulini nei primi secoli del secondo Millennio.

 

In occasione dell’annullo filatelico l’Amministrazione comunale propose l’abbinamento tra l’annullo e il restauro della pergamena. Si tratta di un reperto largo una quindicina di centimetri e lungo una sessantina. Pergamena macchiata da una “muffa vinosa” (definita così per il colore). Ora inserita nella sala espositiva dell’Archivio di Stato di Genova in via Santa Chiara 28, quartiere di Carignano.

Il contenuto dell’atto della pergamena riporta che i proprietari cedono le loro quote del Mulino, cioè quello sotto il Ponte dei Frati, e di altri beni alla Repubblica di Genova. C’è anche il nome, tra i presenti in San Lorenzo in quel lontano 4 gennaio 1127, del Caffaro. Presente come personaggio politico, ma più noto come storico, il maggior storico genovese del Medioevo. Lo stesso che descrisse il passaggio di Voltaggio con la Repubblica nel 1121.