La commemorazione dell’8 aprile a Voltaggio

 

Nel pomeriggio di sabato 8 aprile si è svolta a Voltaggio la commemorazione della “Pasqua di sangue del ‘44”. Due momenti distinti ma strettamente collegati tra loro dal corteo che ha portato i partecipanti dal Palazzo Comunale, al cospetto delle lapidi in memoria dei Caduti, fino al luogo delle fucilazioni dell’8 e dell’11 aprile 1944, sotto il Cimitero Vecchio. Sono intervenuti l’Onorevole Riccardo Molinari, il Presidente della Provincia di Alessandria, Enrico Bussalino Sindaco di Borghetto di Borbera, il Vice Presidente dell’Unione Montana Valli Borbera e Spinti, Giuseppe Teti Sindaco di Vignole Borbera. Anche le Autorità Militari presenti all’evento: il Comandante Carabinieri di Voltaggio e il Comandante Carabinieri Forestali di Gavi accompagnati da militari delle rispettive Stazioni.

 

La commemorazione

 

Nel Palazzo Comunale, dopo un momento di riflessione e di preghiera del Parroco di Voltaggio Don Maurizio Rossini, hanno preso la parola, nell’ordine, il Presidente dell’ISRAL (Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea in Provincia di Alessandria) Mariano Santaniello, il Presidente Bussalino e l’Onorevole Molinari.

Alla testa del corteo, aperto e chiuso da due Agenti della Polizia Locale dell’Unione Montana, il gonfalone del Comune di Voltaggio e la bandiera dell’ANPI di Genova Pontedecimo.

Giunti sul luogo delle fucilazioni, all’ascolto della toccante lettura da parte dell’Assessore del Comune di Voltaggio Fabio Cavo dell’elenco dei fucilati e dei deportati, è seguito il discorso ufficiale del Presidente dell’Associazione Memoria della Benedicta Daniele Borioli. Il collegamento tra i vari momenti da parte del Sindaco di Voltaggio, Giuseppe Benasso, attraverso il racconto di fatti di quelle tragiche giornate.

 

Si è trattato di un evento sobrio e privo di retorica ma sentito. Il tecnico fonico, venuto a Voltaggio a titolo professionale, al termine, smontando i suoi impianti, rinunciava al rimborso spese pattuito, perché “per eventi di questo significato e così commoventi è doveroso dare il proprio contributo”.

Alla manifestazione era presente anche il giornalista e scrittore Alessandro Rivali, autore di un romanzo di imminente pubblicazione, nel quale ripercorre con rigore storico fatti e vicende di quel mese di aprile tra Benedicta, Voltaggio e Gavi.