Viale Saffi, grandi disagi per gli abitanti del tratto che arriva a vicolo Ghiara
Dai primi giorni di febbraio, come annuncia un anonimo foglio di carta, appiccicato sulle porte d’ingresso di alcuni stabili, il tratto di strada, compreso tra viale Saffi e vicolo Ghiara, sarà chiuso da ambo i lati.
Da entrambe le parti non vi saranno citofoni e questo, di conseguenza, isolerà e renderà irraggiungibile l’area anche ai mezzi di soccorso, violando, così, anche i più elementari diritti dei residenti. Sulla zona vige servitù e diritto di passaggio per tutta la città, nessuno escluso. Ma questo parrebbe non importare ai due fautori dell’iniziativa, che asseriscono di essere i proprietari di questa ampia e conosciuta zona che comprende un vialetto, una piazzetta e un vicolo.
A dire il vero sembrerebbe che i proprietari siano tre. Perché uno dei due avrebbe venduto una parte a una terza persona. Il caso è eclatante e costituisce un unicum. A Novi, infatti, esistono altre aree private con diritto di passaggio e nessuno ha mai pensato di chiuderle. Qualche esempio. Galleria Perelli, i Portici Nuovi, e ancora piazza della Repubblica e Galleria Mazzini. Molti aspetti della vicenda non sono chiari. E negli uffici comunali sembrerebbe serpeggiare una certa tensione. Tanto che qualcuno su questa storia ha affermato “lì qualcuno ha fatto il furbo”.
La beffa, inoltre, in questo caso, è doppia. Danneggiati non sono soltanto i residenti, ma l’intera città e le Ferrovie. All’interno del perimetro dei due cancelli, infatti, sono presenti la massicciata della ferrovia stessa, un lampione del comune. Inoltre, Acos svolge il regolare servizio di ritiro della spazzatura. Sulla proprietà degli impianti fognari è invece un rincorrersi di voci. La storia della chiusura si trascina da anni. Mario Angeli, ai tempi, fu perentorio. Dicendo come chiudere fosse operazione possibile solamente la notte. E come i cancelli sarebbero dovuti restare aperti nell’arco orario compreso tra la partenza del primo treno del mattino e l’arrivo dell’ultimo della sera. Non se ne fece nulla.
Negli anni poi sarebbe arrivato un permesso di chiusura, mai mostrato ai residenti però. E nel periodo più duro della pandemia, senza avvertire, è stato posto il cancello su viale Saffi, che di giorno è quasi sempre chiuso ed è sprovvisto di campanelli. Con una ricaduta di disagi facilmente intuibile. Si narra che anche il Commissario Straordinario Paolo Ponta sia stato pesantemente redarguito da uno dei proprietari. Parrebbe dalla moglie di uno dei due per la precisione, per essere passato nel vialetto. Ora, a breve, anche la chiusura da vicolo Ghiara. Il tutto illustrato da fogli appesi con informazioni del tipo: ritirare le chiavi da…; per il telecomando del cancello il costo è di…; e via dicendo.
Ciliegina sulla torta. L’area delimitata dai due cancelli è dissestata, impraticabile per i disabili e rischiosa per le auto, vista la presenza di numerose buche. E con la chiusura da vicolo Ghiara diventerà, in alcune ore, dalle 20 alle 6 del mattino, del tutto inaccessibile anche ai mezzi di soccorsi e a quelli delle Forze dell’Ordine. Da quanto abbiamo appreso il tema starebbe per approdare sulla scrivania del Commissario Straordinario Ponta. Per dare un’idea ai nostri lettori di quanto stia accadendo alleghiamo alcune foto. In modo tale da poter maturare un’opinione in merito.
(red.)