Sono quattro i Gavi premiati dal Gambero Rosso

 

La situazione del vino piemontese fa pensare a una tappa pianeggiante del Tour de France battuta dal vento, con il gruppo che si allunga a dismisura, dove gli ultimi, pur senza essersi mai staccati, si ritrovano a diverse centinaia di metri dalla testa. Ebbene, il Piemonte del vino è esattamente questo, con l’unica differenza che, in questo caso, non conta solo il merito, c’entra anche la fortuna: la fortuna di essere nato e aver l’azienda in certe zone della regione.

Attualmente il consumo di vino sembra essersi spostato sui bianchi e quindi in primis è il momento d’oro del Timorasso, che sta vivendo, però, una crescita rapidissima e, a dire il vero, anche un po’ disordinata, sebbene il Consorzio cerchi di rimanere molto vigile. Per fortuna questo interesse per la zona e il vitigno non è riuscito a scalfire il suo prestigio e i prezzi di vendita dell’uva.

 

Con modalità molto diverse, con molto meno enfasi e meno pubblicità, anche il Gavi sta facendo segnare segni positivi I Tre Bicchieri 2025 per quanto riguarda il Gavi sono andati a:

  • Gavi del Comune di Gavi Rovereto Minaia ’23 di Nicola Bergaglio
  • Gavi del Comune di Gavi Vigne Rade ’23 de La Toledana
  • Gavi della Madonnina Riserva ’21 de La Raia
  • Gavi della Rovere Verde Riserva ’21 de La Mesma