Terzo Valico, cantieri sbloccati e lavori in ripresa
La fase di stallo è finita. I cantieri del Terzo Valico ripartiranno a breve. Dopo una impasse durata quasi un mese, giovedì i lavori per la linea ad alta velocità Genova – Milano riprenderanno. Una ripresa progressiva, ma significativa, visto le premesse che si erano delineate dal 25 agosto.
Gli step della vicenda
In attesa di capire gli svolgimenti futuri dell’opera, occorre fare un passo indietro per capire i motivi di questo stop lungo e pericoloso per la realizzazione del Terzo Valico. Tutto nasce da un contezioso tra il general contractor Cociv, controllato dal gruppo Webuild, Rfi e alcune imprese appaltatrici. Motivo della disputa: gli extracosti. Oltre 100 milioni di varianti in corso d’opera o modifiche tecniche. Due termini che, a seconda di quale venga riconosciuto, determinano chi debba accollarsi il rilevante importo. L’azienda Pizzarotti – Collini sostiene che lo scavo stia incontrando problematiche inaspettate. Problematiche dovute ad un particolare tipo di roccia che rende i lavori più lunghi e, di conseguenza, piu’ costosi. I famosi extracosti sovracitati. Come soluzione, si decide di bloccare l’opera e di mettere in cassa integrazione per tredici settimane 300 dipendenti.
Della stessa opinione era una seconda azienda, la Pavimental, la quale, però, decide di non procedere alla “cassa” con gli operai, per il momento. Pizzarotti – Collini, invece, tira dritto. Il caso diviene un problema non solo logistico, ma anche politico. “Il Terzo Valico è un’opera strategica e ritengo che nelle prossime ore si possa arrivare a una soluzione che faccia tornare rapidamente il cantiere alla piena operatività” aveva dichiarata il governatore ligure Toti, il quale aveva concluso, “dopodiché occorrerà un monitoraggio attento e puntuale affinché situazioni analoghe non si vadano a ricreare”.
La conferma di Rfi
Rfi fa sapere che ieri è stato siglato un accordo che “definisce un percorso condiviso di superamento del contenzioso che consentirà di riavviare tutti i cantieri. Tutti i lavoratori potranno così tornare in attività grazie anche all’adeguamento dei piani di sicurezza e ai riscontri forniti all’Asl in risposta al loro verbale del 9 agosto”. I lavoratori di stanza alla Castagnola, dunque, potranno rientrare in servizio questa settimana, dopo il blocco voluto dall’Asl genovese.
I dubbi per il futuro
Resta da sciogliere il nodo legato al materiale della roccia, nocciolo del problema che ha rischiato di bloccare, ancora una volta, un’opera che aspetta da decenni di essere completata. Dopo la richiesta del report di analisi costi – benefici, voluto dall’allora Ministro dei Trasporti Toninelli, un altro stallo che ha comportato giorni di fibrillazione per tutti gli adetti ai lavori. La linea, lo ricordiamo, si raccorderà con il nodo di Genova e con i bacini portuali di Voltri e del porto storico, per un totale di 53 chilometri, di cui 36 in galleria.