Prosegue lo scontro tra i Dem e la Giunta sulla tassa rifiuti
L’ultima rata della tassa rifiuti che scade a dicembre va pagata per intero. Non ci sono sconti all’orizzonte e, per quanto riguarda eventuali rimborsi, se ne parlerà, forse, nei prossimi anni.
La Giunta Cabella e gli uffici comunali tengono il punto. Le differenze tra il piano finanziario predisposto dal Comune e quello redatto dal Consorzio Servizi Rifiuti rimangono invariate.
L’ente di governo del settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, guidato da Angelo Ravera, ha rimesso la questione sul tavolo di Arera, l’Autorità che ha il compito di regolamentare i costi e le tariffe in diversi servizi di pubblica utilità, compreso questo.
Lo scontro politico non accenna a placarsi.
I Democratici per Novi rilanciano le loro critiche alla Giunta dopo la relazione con cui l’assessore Moncalvo nell’ultimo consiglio comunale ha risposto alla loro interrogazione.
Moncalvo aveva evidenziato la particolare complessità della materia e le diverse variabili che compongono il costo complessivo del servizio. Tra cui l’ammontare degli sgravi e delle agevolazioni: “La nostra Amministrazione ha fermamente rappresentato al CSR, durante i recenti incontri, la necessità di adottare un atteggiamento prudente e di attendere l’esatta determinazione dell’entità delle differenze prima di pervenire a conclusioni definitive.” Uno degli altri punti da appurare e che si riverbera anche sul costo del servizio negli anni precedenti è se siano stati inclusi tutti gli esborsi storicamente sostenuti dal Comune.
Secondo il nuovo assessore al bilancio, il confronto tecnico tra le due parti non si concluderà prima della fine di gennaio. E “le conseguenze di Bilancio, quali che siano, potranno essere compensate. In quanto ciò è esplicitamente previsto dalla nuova circolare ARERA dell’agosto scorso e come, peraltro, suggerito e reso esplicito durante gli incontri già avvenuti, nell’ambito del piano economico finanziario 2022-2025 di prossima formazione”.
La replica dei Dem
I Democratici per Novi, che avevano presentato l’interrogazione, già in consiglio comunale si erano dichiarati pienamente insoddisfatti della risposta della Giunta. Hanno ribadito la loro posizione in un successivo comunicato. Nel quale accusano l’amministrazione comunale di non fare gli interessi dei novesi. “Anche su questa vicenda la maggioranza leghista dimostra ancora una volta la sua incapacità amministrativa. Sono forse troppi impegnati a litigare al loro interno, o a seguire i desiderata degli alessandrini, per occuparsi seriamente di un problema che se non sta a cuore a loro. Sicuramente sta a cuore a tutti i novesi che in questi giorni sono alle prese con il pagamento delle bollette della Tari.”
E ancora. “Da quando è in carica, il centrodestra novese ha dimostrato solo una cosa. Di essere incapace di gestire una partita complessa come il nuovo sistema di raccolta differenziata. Il ritardo con cui è stato avviato ha causato un aumento dei costi di conferimento in discarica, come noi stiamo ripetendo dal 2019. Non solo, il mancato raggiungimento delle quote di raccolta differenziata di legge potranno portare i cittadini incolpevoli a subire una multa.”
Va aggiunto, per completezza, che, fino a poche settimane fa, Gestione Ambiente, cui spetta portare a regime la raccolta differenziata, era guidata da Paolo Selmi, nominato in quel ruolo dalle precedenti giunte di centrosinistra.