Il sindaco di Voltaggio scrive una lettera aperta al primo cittadino di Bosio
Anche il presidente delle Provincia di Alessandria, Enrico Bussalino, con una nota ufficiale ha denunciato il grave episodio avvenuto nei giorni scorsi a Bosio, dove sulle case di una famiglia di origine ebraica sono state disegnate le Stelle di David.
“Un atto grave che va condannato senza esitazione su cui spero si riesca a fare luce individuando presto i responsabili. Un gesto antisemita – commenta Bussalino – che ci riporta indietro nel tempo in particolare in una terra, quella di Bosio, che è stata teatro dell’eccidio nazifascista della Benedicta”.
“Il fatto è ancora più esecrabile in quanto avvenuto alla vigilia di Hanukkah, la “festa dei lumi”, una delle più importanti celebrazioni del calendario ebraico. – ricordano dalla Provincia di Alessandria – La Provincia di Alessandria nel 1996 è stata insignita dal Presidente della Repubblica della medaglia d’ora al valor militare per l’attività partigiana”.
Sull’accaduto si è espresso anche il sindaco di Voltaggio, Giuseppe Benasso, con una lettera aperta al sindaco di Bosio, Stefano Persano.
“Come collega e amico, forse ancor più come cittadino italiano ed europeo, ma pure, anche se si tratta di storia famigliare, come omonimo di uno zio paterno immatricolato a Mauthausen come “pezzo” n. 63679 e là cremato il 7/2/1945 (uno dei tanti “ragazzi” di Voltaggio, ma anche di Bosio e degli altri nostri paesi), esprimo a te e alla carissima Comunità di Bosio la vicinanza per le immagini antisemite e, quindi, razziste, apparse su alcune case di Bosio, con la preghiera di riportare questa vicinanza alle famiglie che le abitano.” – scrive il primo cittadino di Voltaggio.
“Alla vicinanza nei confronti di chi ha subito l’atto oltraggioso e intimidatorio si unisce la riprovazione dell’atto stesso, ma ti propongo, affinché la Memoria possa aiutare chi eventualmente non sa che cosa significhino parole come rastrellare, deportare, gasare, cremare, di andare insieme tu, Stefano, ed io, in rappresentanza dei nostri Comuni confinanti e amici, colpiti dalla “Pasqua di sangue del ‘44”, il prossimo 11 gennaio 2024 a Serravalle, dove il Comune installerà tre “Pietre d’Inciampo” e dove sarà presente l’ideatore di questa iniziativa, ormai diffusa in tutta Europa, Gunter Demnig, per chiedergli insieme di poter collocare anche a Bosio e a Voltaggio Pietre d’Inciampo, a ricordo di tutti coloro che, per motivi razziali o politici, come per i nostri “ragazzi”, furono vittime del sistema di sterminio o di eliminazione nazista e – dal 1938 – fascista, ma anche a monito nei confronti dei tanti esempi di “distruzione del nemico” di cui quotidianamente siamo testimoni impotenti.”
Forti parole di denuncia anche da parte dell’Isral, l’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea della provincia di Alessandria, che esprime anche “vicinanza e solidarietà alla comunità e alle famiglie colpite”.
“Stelle di David sui muri di casa, è accaduto in questo triste tempo in Italia e non solo – scrive in una nota – una ferita profonda che l’atto vile e intimidatorio si sia materializzato anche a Bosio, in una terra che ha lottato per la Resistenza al fascismo e al nazismo e che ha vissuto la tragedia dell’eccidio della Benedicta. Il nostro lavoro continuerà. Continueremo a interrogarci e a riflettere con i cittadini e con la scuola e chissà che proprio le ragazze e i ragazzi non possano aiutarci a individuare qualche filo – che sfugge al nostro sguardo – per dipanare questa pesante matassa”.