L’ispezione all’ex Ilva dopo gli esposti sulla sicurezza presentati dalla Cgil

Due carri ponte all’ex Ilva di Novi Ligure sono stati fermati dopo le ispezioni nei giorni scorsi condotte nello stabilimento novese di Acciaierie d’Italia dal personale dello Spresal.

Il sopralluogo a Novi è uno dei tanti condotti dalle Asl piemontesi nei luoghi di lavoro dopo gli esposti presentati a fine giugno dalla Cgil, che richiedevano la verifica delle condizioni di sicurezza in venticinque luoghi di lavoro della regione, riguardanti per la maggior parte l’edilizia, l’agricoltura, il settore artigiano, la metalmeccanica, i subappalti nella sanità.

Agli esposti presentati dalla Cgil per la verifica di situazioni critiche e irregolari legate sono solo alla salute e alla sicurezza, ma anche al superamenti di orari di lavoro, al momento hanno risposto quattro delle sei Asl piemontesi, tra cui quella di Alessandria.

A Novi l’ispezione è durata due giorni, portando al fermo di due carri ponte e alla conseguente cassa integrazione per 15 addetti . Il segretario Cgil piemontese, Giorgio Airaudo, ha dichiarato di aver presentato l’esposto poichè il sindacato è il primo a credere nel rilancio della produzione di acciaio a Novi e in Italia, ma che non bisogno dimenticare l’importanza della sicurezza dei lavoratori sul lavoro.

“Avevano segnalato già più volte la presenza di criticità all’interno dello stabilimento, tra cui i due carro ponte che sostanzialmente non frenavano. – spiega Maurizio Cantello, segretario provinciale della Fiom Cgil – È una situazione di pericolo che non si può tollerare quindi abbiamo deciso di inviare una segnalazione tramite la Cgil Piemonte che ha consegnato tutti gli esposti in Regione”.

“Nei due giorni, sono stati effettuati anche sopralluoghi in mensa e agli ascensori che portano soprattutto i manutentori ai piani alti. – aggiunge Cantello – Sappiamo che c’è stato un incontro ieri tra l’azienda e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e che si è parlato di quale avviare alcuni interventi di sicurezza generale all’interno dello stabilimento. Confermata anche la cassa integrazione per i 15 addetti all’area dei carri ponte, che durerà fino a quando non verranno ripristinati e garantite le giuste condizioni di sicurezza”.