Due grandi aiuti per i rifugiati afghani in Piemonte: me.dea e Rotary pronti a dare una mano

 

L’Aps me.dea si è unita a Donne Insieme di Casale Monferrato, per dare vita a una catena di donne a sostegno di tutte le sorelle in sofferenza e pericolo con i rifugiati afghani.

 

Con striscioni e cartelli le attiviste hanno rivendicato la libertà per le donne afghane, chiedendo il rispetto dei principi fondamentali e ponendo l’attenzione sui seguenti punti:

– corridoi umanitari: le donne fanno rete per l’accoglienza

– istruzione, protezione, libertà: negli ultimi vent’anni le donne e bambine afghane hanno ricevuto un’istruzione. Ora il futuro che è stato promesso loro è vicino a svanire

– lavoro, formazione e partecipazione politica: sono i nostri diritti. Non cancellate le Donne

– coperti i capelli, scoperti i volti, forti le voci

 

“me.dea, insieme a tutta la rete D.i.Re, è pronta a fare la sua parte – dice Francesca Brancato, vice presidente di me.dea e consigliera della rete D.i.Re – assicureremo alle donne afghane che giungeranno in Italia il sostegno che offriamo ogni giorno nei nostri centri. Questo è il momento di agire, ma è necessario che il governo supporti il reperimento di risorse per far fronte a questa emergenza”.

I centri antiviolenza hanno anche deciso di supportare la raccolta fondi lanciata da Cisda, un’associazione che dal 1999 lavora con impegno in Afghanistan e lotta per la libertà, la cura e la speranza di donne e bambine.

 

Ogni settimana, tutti i sabati, fino al 30 ottobre, si terrà un presidio a Casale, dalle 17.30 alle 18.30 in piazza Mazzini.

 

Un’altra iniziativa è nata spontaneamente a Giarole, su iniziativa di alcune donne del paese, sostenitrici di me.dea. “Invitiamo tutti gli abitanti di Giarole, dei paesi limitrofi e del resto della provincia a esporre un cuore fuori dalle loro finestre. Come urlo di richiamo ai signori della guerra, dramma che causa eterne sofferenze e impedisce il progredire dei popoli”.

 

Anche il Rotary fa la sua parte

 

I Governatori dei quattordici Distretti Rotary d’Italia hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi. Manifestano la loro piena disponibilità a svolgere un’azione di supporto al programma nazionale di accoglienza in favore dei rifugiati afghani.

 

Il Rotary International è anche attivamente impegnato in Afghanistan nel programma per l’eradicazione della poliomielite e per il sostegno attivo alle comunità locali.

 

I Governatori dei Distretti Rotary d’Italia, in rappresentanza degli oltre 40.000 soci, vogliono essere al fianco del Governo italiano per offrire a chi ha collaborato con le istituzioni e le organizzazioni nazionali e internazionali e per i loro nuclei familiari il sostegno necessario per consentire una vita sociale e lavorativa dignitosa.