Accodo tra Regione Piemonte e medici di famiglia per incentivare le vaccinazioni
Regione Piemonte e i medici di famiglia hanno firmato un accordo per incentivare l’adesione della popolazione alla campagna di vaccinazione. Il motivo: troppo scetticismo aleggia ancora sui vaccini e i loro effetti collaterali. Paure, insicurezze, che le fake news aumentano a dismisura. Secondo l’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali, il 64,5% della popolazione piemontese pensa che i rischi legati alla malattia da Covid-19 siano maggiori dei possibili effetti collaterali del vaccino. Mentre, al contrario, il 15% non è d’accordo con questa affermazione. Coloro i quali non sono né in accordo né in disaccordo, infine, sono pari al 20,5%. Dati non sufficienti, soprattutto se emessi nel pieno della campagna vaccinale.
"Fondamentale è sensibilizzare e informare i cittadini per incrementare il livello di adesione alla campagna vaccinale, soprattutto nei confronti dei soggetti scettici”. Ha dichiarato l'Assessore alla Sanità Icardi, il quale ha rimarcato come i medici di famiglia possano svolgere un’attività di notevole efficacia, fornendo loro le opportune informazioni sull’importanza della somministrazione del vaccino e sulla sua sicurezza. Al 6 luglio 2021, infatti, i piemontesi con età superiore ai 16 anni che non hanno ancora espresso la volontà di aderire alla campagna vaccinale anti Covid-19 sono 976 mila. L'accordo stipulato tra Regione Piemonte e medici di famiglia vuole essere un passo fondamentale verso la riduzione di queste cifre.