In arrivo a stretto giro la recinzione per la peste suina

 

“L’obiettivo è avere le recinzioni installate entro il 20 agosto”. Parole di Angelo Ferrari, commissario straordinario per l’emergenza Peste suina africana. Pronunciate durante la seduta in Consiglio regionale convocata su richiesta di Confagricoltura, delle associazioni agricole con le opposizioni consiliari. “La maggior parte delle 172 carcasse di cinghiale morte per la Psa – ha detto Angelo Ferrari – sono state rinvenute all’interno dei 743 chilometri quadrati situati all’interno delle autostrade A26, A7 e bretella Predosa-Bettole. Ci sono state però due zone di fuga del virus oltre le reti autostradali, a Ovada e ad Arquata Scrivia. Per questo è stato deciso, su suggerimento della Commissione europea, di installare la recinzione. A cominciare da ovest, dove c’è una fuga più ampia del virus, che viaggia alla velocità di un chilometro a settimana”.

 

Sul territorio alessandrino e genovese si prevedono sette lotti per costruire la maxi recinzione da 10 milioni di euro. “Quattro lotti sono stati cantierizzati in base all’onda epidemica. I primi sono stati tra Ponzone e Tiglieto e poi verso Acqui Terme. Procederemo celermente anche verso Est. L’obiettivo seguente è avviare gli abbattimenti dei cinghiali al di fuori delle barriere dopo il 20 agosto. In Belgio questa soluzione ha debellato la Psa”.

 

Annunciato anche un fondo da 15 milioni di euro per gli allevamenti di suini a favore di cinque regioni. 8,6 milioni per il Piemonte, così dice il sottosegretario alla salute Andrea Costa. Enrico Bussalino, presidente della Provincia, ha poi fatto il punto sugli abbattimenti. “Nel 2021 sono stati 2800 i capi abbattuti. Al 14 luglio in provincia di Alessandria siamo a 623. In tutto il Piemonte a oggi a quota 2000”.