Non è ancora finita la recinzione anti peste suina
Una rete che si doveva finire al termine di settembre. Invece la recinzione anti peste suina costata 17 milioni di euro, lunga 160 chilometri, è ancora lontana dalla fine. Manca ancora il terzo lotto su cinque, in alta Val Borbera, tra Borghetto e Mongiardino. Un ritardo dovuto alla necessità di reperire nuovi fondi, dicono dall’ufficio stampa del commissario straordinario per l’emergenza, Angelo Ferrari. Aggiungendo anche l’aumento del costo dei materiali. Una delibera di inizio ottobre della conferenza Stato-Regioni a favore dei 6,7 milioni necessari a terminare la barriera, alle manutenzioni e al pagamento delle assicurazioni. Però le procedure per l’affidamento dei lavori sono ancora in corso, mentre Ferrari aveva già annunciato la fine dei lavori a giugno e poi a fine agosto. Eppure i cinghiali hanno danneggiato più volte la recinzione, dimostrandosi capaci di superarla.
In mezzo poi la protesta dei cacciatori che vorrebbero tenere gli animali sani mentre il commissario ne ha imposto l’incenerimento per precauzione. Il 17 novembre alle 16 si terrà quindi ad Alessandria un consiglio provinciale aperto sulla peste suina.