Raccolta di firme per bloccare la loro partenza
La notizia era nell’aria già dall’autunno 2019. La pandemia ha solo allungato i tempi. Suor Claudia e Suor Augusta rischiano di abbandonare il centro pastorale del quartiere G3. Un evento che ha scosso la comunità, riunita nel circolo ricreativo – culturale di via Terracini. E cosi’, si e’ decisi di intervenire. Una raccolta di firme per suor Claudia e suor Augusta e scongiurare la loro partenza.
Un appello al Vescovo di Tortona
Il prossimo giugno potrebbe essere decisivo per la partenza o la permanenza delle due religiose dal centro pastorale Cristo risorto. Ma i cittadini del quartiere novese, posto sulle colline confinanti con Pasturana, non ci stanno. “Le suore sono state e sono un riferimento cardine per noi” dichiarano in coro. E allora, onde evitare di trovarsi impreparati, ecco l’idea della raccolta firme. Indirizzata all’Amministrazione comunale. “Vorremmo che coinvolgere l’Assessore Franco – spiegano dal circolo – affinchè facesse da tramite al Vescovo Vittorio Viola per mantenere le suore qui con noi”
Punto di riferimento
Ascoltando le parole degli abitanti del G3, queste parole ritornano spesso e sottolineano l’importanza delle due religiose come collante della piccola comunità. “Non solo religioso – affermano – ma ancor più dal punto di vista sociale. Che si tratti di ragazzi, persone ammalate , bisognose o disagiate, Suor Claudia e Suor Augusta ci sono sempre”.
La palla passa ora all’Amminstrazione cittadina. Ad oggi, sono state inviate 250 firme. L’obiettivo è sensibilizzare la Giunta Cabella su un tema di notevole importanza nel rione. “Avevamo comunque informato l’Amminsitrazione che avremmo organizzato la raccolta firme – affermano. Infatti, sin dal 2019 ci eravamo mossi in questa direzione”. La pandemia ha “congelato” il trasferimento, ma una volta riapparso il problema, gli abitanti non si sono fatti trovare impreparati.
Raccolte di firme per le due suore. Un’ultima speranza
“Confidiamo in Sua Eccellenza Viola e nella Casa Madre di Sale, al fine di scongiurare tale decisione” affermano, con una vena di speranza, i firmatari della proposta.