Pulàjnta e Saràke è il nuovo libro di Lorenzo Robbiano sulla nostra città

 

“Pulàjnta e Saràke – storie di baci, agnolotti, corzetti e di gufé” è l’ultimo libro di Lorenzo Robbiano, edito come sempre da Edizioni Epoké. Un testo che ha colpito nel segno, piacendo ai novesi e non solo. La presentazione è in programma mercoledì 25 agosto alle 18:30 al ristorante Il Banco di Novi. A seguire degustazione di farinata e calice di Gavi.

 

Il libro non è un semplice ricettario ma qualcosa di più diverso e profondo. Quasi una riflessione gastronomica e sociale sulla Novi che Robbiano ha conosciuto bene. C’è la rievocazione di persone e storie ormai quasi dimenticate, come “l’Accademia dee Pignatéin”. Un club di buongustai novesi attivo negli anni ‘60 a cui apparteneva anche Armando Pagella, sindaco di Novi per oltre 20 anni.

 

 

Ma nel libro c’è un omaggio anche a Italo Rava, scomparso pochi mesi dopo la pubblicazione della prima edizione. Un’idea che l’autore ha raccontato essere nata durante il primo lockdown. Quando ha ritrovato un menu per la fiera di Santa Caterina del 1919. Un libro di ricette e non solo perché nel Pulàjnta e Sarake si trovano anche i metodi di conservazione del cibo dei novesi ante energia elettrica.

 

Poi i piatti con le ricette da dove emerge come Novi sia sempre stata terra di confine. Contaminata quindi dalle esperienze culinarie dei regni e degli stati da dove provenivano gli avventori delle stazioni di posta della città.

Non a caso ci sono alcuni piatti frutto del loro tempo come il riso alle viole della Val Borbera. O come la panissa della Val Curone che ha solo preso il nome di quella vercellese.

 

Con uno stile narrativo di facile comprensione ma al contempo fortemente documentato, Lorenzo Robbiano ha saputo far conoscere e soprattutto fare riscoprire a tanti novesi aspetti dimenticati della nostra città.