Polemiche sulla gestione della peste suina e sulla recinzione

 

La protesta arriva sulla Stampa da Fulvio Bricola, allevatore novese di cani da tartufo. Dito puntato sulla recinzione anti peste suina, i cui lavori di posa non sono ancora conclusi. E l’altro giorno nell’acquese è stato ritrovato il primo capriolo rimporto impigliato nella rete. Una rete non continua, racconta Bricola, che viene costruita quasi a sprazzi. Stando al suo racconto, se si va sulla provinciale per Cassano, in prossimità della Roquette, si nota come i cinghiali abbiano sfondato in diversi punti. In tutto ciò l’esasperazione di allevatori, agricoltori e residenti. Anche perché a volte i pezzi di recinzione “mangiata” cadono vicini alla strada.

 

Non si fermano oltretutto le altre polemiche sulla gestione della peste suina. Polemiche nate dopo il provvedimento per autorizzare anche la caccia notturna. Si sono espresse Cia, Confagricoltura e Coldiretti sulla questione, con l’ultima delle tre che critica fortemente l’operato per gestire la crisi. Secondo loro i risultati sono stati insufficienti e gli agricoltori proprietari di fondi e con porto d’armi dovrebbero poter cacciare i cinghiali. Per Cia invece non basta ancora, nonostante il passo avanti del provvedimento resta ancora migliorabile. Più morbida Confagricoltura, anche se rimarca come l’obbiettivo dei 50mila cinghiali abbattuti non si sia raggiunto neanche lo scorso anno.