Pernigotti, tra il Consiglio comunale di stasera e la missiva del Sindaco al Ministro
Non sembra conoscere fine la crisi della Pernigotti, la storica azienda dolciaria nata a Novi, da anni di proprietà del gruppo turco Toksoz.
Due i fronti aperti. Uno che potremmo chiamare locale, mentre il secondo arriva a lambire anche le sedi ministeriali romane. Partiamo dal primo. Per questa sera, in Consiglio comunale, atteso intervento dei lavoratori, come avevamo anticipato giorni fa. Secondo quanto trapela, la richiesta dei sindacati sarebbe quella di commissariare l’azienda. Unico modo, spiegano, per rompere uno stallo che dura mesi, con i Toksoz che avevamo dichiarato la loro intenzione di cedere il 51% delle quote. Cessione, ad oggi, ferma al palo. Il timore delle sigle sindacali è che i proprietari vogliano arrivare al 30 giugno per liquidare l’azienda e tenersi il marchio per produrre all’estero.
La produzione, di fatto, resta praticamente ferma. Pasqua 2022 assomiglierà molto a Natale 2021. Nessun nuovo prodotto dedicato alle festività e supermercati senza il marchio Pernigotti distribuito. Inoltre, spiega Tiziana Crocco della Uil, “la cassa integrazione è stata applicata senza la rotazione tra i lavoratori e senza formazione. Chi al 30 di giugno resterà senza competenze sarà fuori dal mercato”.
Una situazione che arriva sino a Roma. Infatti, il Sindaco Gian Paolo ha deciso di scrivere direttamente al titolare del Mise, Giancarlo Giorgetti, per esporre la situazione attuale della azienda fondata nel lontano 1860. “Uno dei nostri più grandi tesori non può rimanere così nel limbo”. Spiega il Primo cittadino nella sua pagina Facebook, allegando la missiva al Ministro. Il capogruppo Lega alla Camera, Riccardo Molinari, pare ne abbia parlato direttamente con Giorgetti. In attesa di notizie da Roma, il primo step arriverà, presumibilmente, questa sera ai Campionissimi.