I lavoratori della Pernigotti tornano in assemblea permanente
Era già successo nel 2018 quando i Toksoz volevano chiudere lo stabilimento di Novi. Oggi la situazione è tragicamente simile, e quindi i lavoratori della Pernigotti sono in assemblea permanente. Lo comunicano le Rsu, sostenute dalle Segreterie territoriali di Fai Cisl, Flai Cgil e UILA UIL.
Una situazione che si fa più grave ogni giorno che passa, nonostante i forti proclami di dipendenti e sindacati. Prima la conferenza stampa davanti alla fabbrica e poi l’incontro con il Prefetto per trovare una soluzione comune. Soluzione che sarebbe un incontro al MISE al momento previsto entro fine mese, ma che si è cercato di anticipare in tutti i modi. Perché poi a giugno scadranno gli ammortizzatori sociali e i Toksoz potrebbero liquidare Novi tenendosi il marchio. Così da spostare la produzione all’estero e abbandonare definitivamente i lavoratori di Novi.
“Non abbiamo visto un soldo di quelli promessi. Non è stato fatto nulla per l’azienda e per i lavoratori. La rete commerciale completamente distrutta, poche unità rimaste tutte in cassa integrazione. Situazione preoccupante, entro il 30 giugno se non si fa qualcosa la Pernigotti è morta. Non possiamo permetterci di aspettare ancora. Se non si fa qualcosa perderemo un patrimonio di Novi, del Piemonte e dell’Italia intera”. Questo il commento dei sindacati e dei lavoratori.