I pendolari novesi: è il momento di tornare ai servizi pre Covid

Dopo la video conferenza dello scorso 29 maggio, l‘Associazione pendolari novesi ha diramato un comunicato stampa con il riassunto delle linee guida per il futuro. Linee guida che, a detta dell’associazione presieduta da Andrea Pernigotti, devono tornare almeno all’epoca pre – pandemia.

 

Il tema centrale è lo sviluppo e la redazione del Contratto di Servizio Ferroviario Regionale, che i pendolari novesi chiedono ormai da tempo. Il primo punto da discutere è quello del “ripristino del servizio almeno a livello pre-covid”. Queste le dichiarazioni del presidente Pernigotti.

Il numero dell’associazione giustifica questo richiesta con il fatto che “le attività lavorative e scolastiche e i flussi turistici sono ormai ripresi”. Il momento, dunque, e’ quello giusto per riallacciare il dialogo tra le parti. Da un lato i comitati per la Mobilità Integrata e Sostenibile, l’Associazione Ferrovie Piemontesi e l’Associazione cittadina. Dall’altro, le Ferrovie dello Stato e Regione Piemonte.

I punti chiave

Al termine del meeting, è apparso chiaro come i temi del dibattito saranno incentrati su sei scenari. La riattivazione delle tratte attualmente sospese, soprattutto per quanto riguarda la Novi – Tortona, tutt’ora chiusa per lavori. L’eliminazione della sovrapposizione ferro/gomma. L’intermodalità tra i vari mezzi di trasporto. La garanzia di accessibilità alle stazioni per le persone con ridotta mobilità. L’aumento dei collegamenti verso le direttrici adriatiche e tirreniche. Creazione di incentivi fiscali all’uso dei mezzi pubblici. Un vasto programma, che i pendolari novesi vogliono comunque presentare all’Amminstrazione regionale, per chiedere il tanto sospirato cambio di passo.

Parola d’ordine: collaborazione

Quel che filtra dal post conferenza è la speranza che, almeno questa volta, ci sia spazio per aprire un dialogo. “Abbiamo più volte espresso le nostre idee e le nostre osservazioni richiedendo ripetutamente di essere ascoltati – spiega Pernigotti – ma senza ottenere risposta”. Il quale chiede anche che venga trattato al più presto il tema della qualità dell’aria. “Dobbiamo evitare di provocare nuovi malati e morti premature. Inoltre – conclude il presidente – questo continuo sforamento dei limiti d’inquinamento va in contrasto con quanto l’Europa ci chiede, per raggiungere gli obiettivi imposti per il 2030 e il 2050″. Tanti temi per una trattativa che, ad oggi, appare lunga e complessa.