La Procura di Alessandria ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti
Sono ancora in corso le indagini in merito all’incidente avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 febbraio nel cantiere del Terzo Valico a Voltaggio e nel quale è morto Salvatore Cucè, l’operario 33enne deceduto a causa delle gravi ustioni riportate dopo che è stato investito da una fiammata mentre stava lavorando all’interno della galleria. Secondo le prime ipotesi, la fiammata potrebbe essere stata causata da una perdita di gas naturale contenuto nella roccia, poi innescata da una scintilla.
In settimana dovrebbe essere eseguita l’autopsia e intanto la Procura di Alessandria ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti.
In segno di solidarietà e vicinanza alla famiglia, oggi i lavoratori della FenealUil e della Fillea Cgil Calabria, impegnati nei lavori di una strada statale, incrociano le braccia per un’ora. Intanto, proprio su iniziativa di alcuni colleghi del Crotonese, è stata avviata una raccolta fondi volontaria da devolvere alla famiglia del 33enne originario di Roccabernarda. L’iniziativa è stata segnalata dalla Feneal Uil e dalla Fillea Cgil, che hanno inoltre voluto ribadire quanto la sicurezza sul lavoro sia una responsabilità comune per la quale serve l’impegno di tutti, puntanto innanzitutto su “un massiccio ricorso alla formazione, con un piano che preveda come punto di partenza di una nuova cultura del lavoro già dalla scuola dell’obbligo, offrendo alle ragazze ed ai ragazzi informazioni utili all’inserimento maturo e cosciente nel mondo del lavoro”.
“Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita.– continuano i sindacati – L’affermazione dei diritti sui luoghi di lavoro, primo quello alla vita, oltre che essere un termometro della vita civile, è un generatore di valore per la società, per i lavoratori, per le imprese.
La sicurezza nei luoghi di lavoro è una battaglia di civiltà che riguarda tutti”.