Il processo di appello per l’omicidio di Borghetto

 

Riparte il processo per l’omicidio di Borghetto Borbera, con il secondo grado a Torino. Agostina Barbieri – condannata a 4 anni e dieci mesi – dovrà affrontare l’appello per aver ucciso nel luglio del 2021 il marito Luciano Giacobone. La prima udienza si terrà il 5 aprile dopo che sia Procura che difesa della donna hanno impugnato la decisione della Corte d’Assise di Alessandria. I giudici le hanno riconosciuto la legittima difesa putativa con anche le attenuanti generiche e la scarcerazione subito dopo la sentenza. Questo perché aveva vissuto in una situazione di maltrattamenti durata anni e anche se «erroneamente» quel pericolo era attuale.

Secondo il pubblico ministero invece il ricorso in Appello è dovuto alla «insussistenza» della legittima difesa putativa, chiedendo quindi un aumento della pena. L’avvocato Lorenzo Repetti, che difende Agostina Barbieri, sostiene che non c’è stata nessuna colpa proprio per la situazione di grave pericolo vissuta dalla donna. Sentenza impugnata quindi per far assolvere Barbieri pienamente.

 

Il dramma era esploso il pomeriggio del giorno 11 luglio 2021. Una calda domenica di estate, quando Agostina Barbieri, stanca dei soprusi e le violenze del marito, addormenta e soffoca Luciano Giacobone con i lacci delle scarpe, per poi chiamare i Carabinieri e costituirsi. La 60enne spiegò il gesto “temendo per la propria incolumità e quella del figlio”. Da anni, infatti, i litigi tra marito e moglie continuavano, con tanto di vessazioni da parte di Giacobone sulla Barbieri.