L’omicidio a Borghetto Borbera ha scioccato completamente il piccolo paese

 

Continuano le indagini per il tragico omicidio a Borghetto Borbera. Gli inquirenti stanno cercando di capire quale sia la sostanza che Agostina Barbieri, 60 anni, ha usato per sedare il marito, Luciano Giacobone, 64 anni. Lei aveva lavorato per una cooperativa di pulizie alla Sutter, lui ex camionista in pensione. La donna lo avrebbe quindi sedato e poi strangolato con i lacci delle scarpe. Poi la telefonata ai Carabinieri per confessare tutto. A detta sua il marito picchiava sia lei che il figlio di 28 anni, e sembra che la donna avesse paura anche per la madre.

 

Una lite tramutatasi poi in tragedia, ma che già aveva portato la vittima al pronto soccorso nel pomeriggio. La vittima infatti, a causa di una bottigliata, si era ferita all’orecchio. Le avvisaglie purtroppo non lasciavano presagire nulla di buono, ed ecco che si è poi consumato l’omicidio a Borghetto.

 

Il paese è ovviamente scioccato dalla vicenda. Tutti conoscono Agostina come “Tina”, e non si capacitano del folle gesto. Secondo le prime ricostruzioni sembra che qualcosa trapelasse della situazione famigliare, ma solo dalla madre. I vicini ancora non si capacitano dell’accaduto.

 

«Questa è una tragedia dovuta ai maltrattamenti famigliari». È il commento di Silvia Nativi, legale della donna, civilista che da anni collabora con il centro anti violenza Me.dea di Alessandria. «Mi affianca un penalista – aggiunge – le violenze andavano avanti da anni, ma negli ultimi tre mesi erano diventate quotidiane e insopportabili. La mia cliente temeva per la vita del figlio, della madre e per la sua».

 

La rissa che ha portato all’omicidio è ancora al vaglio degli inquirenti. Forse minacce anche al figlio, tanto da far ammettere ad Agostina Barbieri che non ne poteva più.

 

Gli abitanti di Borghetto però non si aspettavano minimamente quello che è successo. I commenti sono i classici di una coppia tranquilla e riservata, sposata dal 1990 ma che stava assieme da molto prima. Due i motivi che potrebbero aver alimentato la crisi. La morte della sorella di Barbieri, portata via da un cancro, e la pensione di Giacobone. Forse la convivenza forzata e il grave lutto famigliare hanno acuito i litigi.

 

Anche il sindaco di Borghetto, Enrico Bussalino, e il vicesindaco Franco Saporito sono scioccati. Una tragedia non annunciata secondo loro, perché Barbieri e Giacobone non avevano fatto percepire la crisi che li stava colpendo.

 

Sembra quindi che ci sia ancora parecchio lavoro per gli inquirenti, soprattutto di ricostruzione delle cause. L’omicidio a Borghetto ha decisamente scosso il paese.