La polemica a Novi per le telecamere T-Red
Numeri impressionanti quelli che escono dal comando di Polizia Municipale di Novi in merito ai cosiddetti T-Red, i semafori che scattano la foto in caso di passaggio con il rosso e non solo. In soli quindici giorni, dal 7 al 31 ottobre sono state elevate oltre ottocento sanzioni. Con un trend fortissimo nei primi giorni e poi progressivamente sceso come è naturale che sia, perché la collocazione dei Rosso stop è in zone frequentate da novesi e perché chi viaggia in città lo fa prevalentemente non per turismo.
Divenuti loro malgrado oggetto di polemica politica nel prossimo Consiglio comunale la Lega che ne contesta l’investimento («Quei soldi, 150.000 euro, potevano finire in controllo del territorio») i semafori T-Red funzionanti da un mese iniziano a dare numeri. Da capogiro. Nei primi giorni di funzionamento le tre telecamere per il ‘Rosso stop’ poste agli incroci fra via Amendola e via Mazzini, via Cavallotti e via Verdi e infine nello snodo di piazza Repubblica, hanno registrato un boom di infrazioni.
I dati raccontano di 642 sanzioni dal 7 al 31 ottobre per passaggio con semaforo rosso. Ma c’è di più, perché la Polizia locale di Novi eleva sanzioni anche per la violazione di chi supera la linea di arresto di segnaletica orizzontale in prossimità dei semafori la cui infrazione comporta una sanzione di 42 euro e la decurtazione di 2 punti. Nello stesso periodo (7-31 ottobre) le infrazioni di questa natura sono 241.
Nel numero di Panorama di Novi in edicola l’approfondimento a cura di Maurizio Iappini.