Nocciole: l’agroindustria virtuosa della Novi-Elah-Dufour
“Dobbiamo essere preparati a contrastare gli sfasamenti climatici e a convivere con gli effetti della siccità ma è innegabile che in Monferrato, la coltivazione del nocciolo sia una realtà capace di garantire opportunità di impiego e reddito migliorando l’ambiente e il paesaggio, protagonista di accordi di filiera con un’agroindustria virtuosa come la Novi-Elah-Dufour”. Lo ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco durante il suo intervento al convegno “Annata corilicola, cosa dobbiamo aspettarci?”. Un convegno che si colloca nella fase di bilancio della raccolta. Il livello produttivo del 2022 è paragonabile ad un’annata media. I presupposti erano per un bilancio decisamente migliore ma, l’andamento climatico, ha portato ad un bilancio non del tutto soddisfacente.
Dopo l’esigua produzione del 2021, le premesse erano ottime. Le aspettative di ‘carica’ hanno accompagnato i corilicoltori sino a quale settimana fa. Quando, anche il nocciolo, dopo aver resistito meglio di altre piante, ha avuto un tracollo causato da troppi mesi di siccità e da un’impollinazione insufficiente.
Mentre si stanno ultimando le fasi di raccolta, rimane l’incognita sul prezzo e si stanno affrontando i rincari energetici, per la corilicoltura alessandrina è tempo di un primo bilancio ed è questo il quadro emerso dall’incontro che si è svolto nell’ambito della 20^ edizione della Fiera Mercato della Nocciola Piemonte in programma ogni terzo sabato di settembre in Località Piagera di Gabiano, in Valcerrina.
La Tonda Gentile ha caratteristiche uniche nel suo genere, è la migliore nocciola al mondo e si punta a promuovere e valorizzare sempre di più il prodotto e il territorio. La qualità: questa è considerata l’arma vincente per essere competitivi. La produzione di nocciole in Piemonte viene, infatti, svolta secondo i migliori standard. In netta contrapposizione alla nocciola coltivata all’estero. Spesso risultato di condizioni lavorative di sfruttamento, e garantisce un importante livello di occupazione stagionale, nel pieno rispetto delle regole e dei diritti dei lavoratori.
E, proprio partendo dalle potenzialità del territorio alessandrino, che Alberto Pansecchi, Responsabile provinciale Corilicolo Coldiretti, ha puntualizzato come “la nostra provincia sia destinata a diventare il punto qualitativamente più elevato della corilicoltura piemontese. Valorizzando sempre di più gli areali collinari che danno prodotti più pregiati e sfuggono maggiormente alle condizioni climatiche avverse. Fondamentale, però, fare in modo che nessuno possa introdurre varietà estranee al territorio piemontese.”
I numeri
La Tonda Gentile coinvolge 2.000 aziende piemontesi. Con 26mila ettari di superficie coltivata di cui 15mila in piena produzione, per una produzione totale media di 200mila quintali. La produzione alessandrina conta su una base di 3.750 ettari tra allevamento e fase adulta distribuiti nell’intero territorio collinare provinciale, circa 500 le aziende coinvolte nella filiera corilicola.
Infine, una riflessione. Nel 95% dei casi il consumatore acquista non nocciole ma prodotti in cui le nocciole sono presenti. Per questo i progetti di filiera con le industrie virtuose, che credono e investono nel territorio, sono fondamentali per il futuro di chi coltiva e di chi produce.
(red.)