Nefesh Trio ad Arquata il 14 aprile

La musica ebraica in chiave contemporanea arriva ad Arquata con The Nefesh Trio. Uno sguardo sonoro sull’incredibile molteplicità e ricchezza delle sonorità del popolo ebraico e le trasmette in modo vivace a tutto il pubblico in sala.

 

Melodie sinagogali tedesche, canti dello Shabbat yemenita, danze israeliane anni ’50, o ancora vecchie melodie sefardite. Nostalgiche di una Spagna lasciata da secoli. La magia creata dai NefEsh sta forse proprio nell’essere riusciti a rintracciare in melodie così lontane nel tempo e nello spazio un suono, un sentimento, che le fa comunicare con incredibile naturalezza.

 

Questa comunicazione si estende oltre. Melodie arabe, canti Sufi, echi di tango e jazz attraversano continuamente le note del Trio, così come nei secoli hanno fatto con la musica degli Ebrei, che a sua volta ha influenzato fortemente quella dei popoli che nella sua millenaria diaspora ha incontrato. Ma per Nefesh Trio tutte queste melodie sono un amato materiale su cui lavorare per un fine che va oltre le melodie stesse: attraverso di loro infatti, in ogni composizione i tre musicisti accompagnano il loro pubblico in un viaggio profondo, che parla a ognuno in modo fortemente personale. La ricerca musicale si affianca a quella sonora, l’uso degli strumenti è audace, e l’improvvisazione compenetra dal vivo il lungo lavoro di composizione.

 

 

Fra un brano e l’altro piccoli aneddoti e chiavi di lettura offrono al pubblico elementi che, se da una parte gettano frammenti di conoscenza, dall’altro cercano proprio l’effetto opposto, ovvero di far scoprire che c’è ancora tanto da scoprire. L’ultima parola spetta sempre però alla musica, che in ogni brano fonde Terra e Cielo, immediatezza e profondità, sempre alle soglie fra l’antico e il moderno, il sacro e il profano, la musica dei teatri e la musica delle strade di ogni paese.

 

(red.)