Mele: al via la raccolta della “Carla” in Val Borbera

Con il caldo al via la raccolta delle mele in Italia con una produzione che, in controtendenza all’andamento generale, è stimata in aumento del 5% rispetto allo scorso anno, per un totale che supera i 2,1 milioni di tonnellate nel 2022 per quello che è il frutto nazionale più consumato nel nostro Paese.

 

E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su dati Prognosfruit in occasione dell’inizio della raccolta che segna in Piemonte un +20% con 225.000 tonnellate di prodotto. Prime stime anche in provincia di Alessandria con una produzione che dovrebbe attestarsi sulle percentuali dello scorso anno: 21.600 quintali su 125 ettari, con 1.200 quintali di prodotto destinato alla trasformazione. In Val Borbera nei comuni di Albera Ligure, Cabella Ligure, Cantalupo Ligure, Carrega Ligure, Grondona, Mongiardino Ligure, Roccaforte Ligure e Rocchetta Ligure è la mela Carla a farla da padrona. Ne sono caratteristiche la pezzatura media piccola, la buccia giallo verde con sovracolore rosso aranciato, la polpa bianca e il sapore dolce.

 

L’Italia si classifica così al secondo posto tra i paesi produttori dell’Unione Europea dove la produzione è stimata in 12,2 milioni di tonnellate in calo dell’1% rispetto allo scorso anno, con in testa la Polonia con poco meno di 4,5 milioni di tonnellate in crescita del 5%, mentre al terzo posto dietro all’Italia si piazza la Francia con circa 1,5 milioni tonnellate (+6%).

 

Le riconosciute proprietà salutistiche della mela ne fanno un alimento prezioso alleato della salute, sinonimo benessere. Un patrimonio che va tutelato anche dalla minaccia degli ”insetti alieni”, come la cimice asiatica o la Popillia japonica. Insetti che non hanno nemici naturali nel nostro Paese, i cui attacchi sono favoriti dalle alte temperature e dalla loro polifagia, potendosi spostare su numerosi vegetali, coltivati e spontanei.

 

Il 2022 è un anno molto pesante segnato da un aumento dei costi, con punte del +250% legato alle tensioni internazionali con la guerra in Ucraina. Un colpo che si è abbattuto sulle aziende agricole con aumenti delle spese che vanno dal +110% per il gasolio fino al +250% dei concimi, ai quali aggiungere imballaggi, etichette e logistica. Per chi non ha la possibilità di acquistare le mele direttamente dal produttore in azienda o nei mercati di Campagna Amica, attenzione sempre alle etichette che devono obbligatoriamente riportare per legge l’origine, ossia il luogo di coltivazione, e la varietà delle mele.

 

(red.)