La nostra intervista a Luca Biagioni
Serravalle volta pagina. Dopo dieci anni di Amministrazione Carbone, gli elettori hanno deciso di dare fiducia a un volto nuovo del panorama politico locale. Luca Biagioni, avvocato, 38 anni, ha vinto la tornata elettorale con il 60,47%. Un totale di 1.300 voti. Staccando nettamente sia Gianfranco Pinzone, che Marcello Bocca. Passata l’euforia delle prime ore, tra abbracci e festeggiamenti, arriva il tempo di mettersi a lavoro.
Conosco Luca da sempre. Una sottile differenza di età, l’essere cresciuti e vissuti in questo piccolo grande paese, avendo toccato con mano i problemi della quotidianità. Da bambini, in seguito ragazzi, sino all’età adulta. Serravalle lotta da decenni con annose tematiche che sembrano avvitarsi su di esso. Soluzioni tampone che non estirpano il problema alla radice. Troppo piccolo per essere una città, troppo grande per considerarsi, passatemi il gergo, ‘paesino’. Una terra di mezzo che non sembra accontentare nessuno. Lo spopolamento, il lavoro che scarseggia, la particolare collocazione geografica. Sino ad arrivare al commercio che muore. Senza dimenticare i giovani. Anime senza punti di ritrovo, costretti a emigrare due volte. Alla ricerca di un bar nelle serate adolescenziali. Di un lavoro appena terminati gli studi.
Ecco perché si fa fatica a girare intorno alle domande. Superata l’istituzionalità che la carica amministrativa richiede, occorre andare dritti al punto. Tutti e due conosciamo le criticità serravallesi. Ci conviviamo da oltre trent’anni.
Nel numero di Panorama di Novi in edicola l’intervista e le parole di Luca Biagioni, a cura di Giovanni Guido.