Il Lions Club Gavi dona 20 tablet

 

Venti tablet ricevuti dal Lions club Gavi e colline del Gavi dal Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari per una filiera agro-alimentare sostenibile dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza sono stati donati alla Croce Rossa e all’istituto comprensivo “De Simoni” di Gavi. La cerimonia di consegna ha avuto luogo il 29 aprile alla presenza del presidente del Lions club Gavi e colline del Gavi Teresa Mantero, di Milena Lambri ricercatrice alla Università Cattolica di Piacenza, del presidente della locale Croce Rossa Giorgio Tomaso Colombino. All’istituto comprensivo di Gavi, fanno sapere dal Lions club, verranno consegnati in tempi successivi.

 

“Questo, per i Lions, è stato il Mese dell’Ambiente — dice la presidente Teresa Mantero — e, grazie alla donazione che ci è stata fatta, abbiamo pensato di celebrarlo dando a due istituzioni locali la possibilità di ridurre il consumo di carta potenziando il digitale.”

“L’idea – continua il presidente del Lions club di Gavi – è nata dalla amicizia fra il club e la dottoressa Milena Lambri, molto presente sul territorio per la sua attività di ricerca in ambito enologico, proprio grazie alla sensibilità sulle tematiche ecologiche.”

“In facoltà — spiega Milena Lambri — avevamo la necessità di rinnovare gli strumenti informatici che utilizziamo per le nostre ricerche ma che, per altri scopi, sono ancora funzionali. Parlando con il dottor Rassu, socio del Lions di Gavi, è maturata questa idea di dare a queste attrezzature un nuovo impiego.”

 

Interviene Teresa Mantero, presidente del Lions club Gavi e colline del Gavi: “Da sempre, per il nostro Club le collaborazioni sono vitali, dalla Croce Rossa con cui abbiamo avviato il progetto dell’Hub Medico Solidale, all’Istituto Comprensivo De Simoni con cui portiamo avanti progetti formativi, alle pro loco locali che ospitano i nostri screening medici, senza dimenticare il grande sostegno dell’amministrazione comunale di Gavi che ci supporta nelle nostre attività. A questi aggiungiamo con orgoglio anche l’Università di Piacenza e la dottoressa Lambri.”

 

(m.p.)