I laghetti del Gorzente sono stati raggiunti da un ammasso di fango rilasciato dall’invaso artificiale

Le acque verdi dei laghetti del torrente Gorzente a valle della diga della Lavagnina nel Comune di Casaleggio sono state invase da un ammasso di fango depositato sul fondo del lago artificiale a causa di alcuni lavori sullo sbarramento effettuati da Iren.

Martedì c’è stato un sopralluogo da parte della società con Aree protette dell’Appennino Piemontese, Comuni, Arpa e Provincia di Alessandria per comprendere la gravità della situazione. Un “disastro”, come dichiarato dal sindaco Alberto Caminati, al quale non sarà possibile rimediare in tempi brevi.

Secondo quanto riportato da un articolo de La Stampa, la valutazione effettuata dalle Aree protette dell’Appennino Piemontese spiega che “per evitare il completo svangamento del serbatoio sarebbe stato necessario il ripristino di un’opera di protezione già presente a monte della diga per contenere l’ammasso di terra e creare un’area di 1250 metri quadrati a ridosso della diga dove poter lavorare”. Iren aveva ottenuto l’autorizzazione allo svuotamento del lago entro il mese di marzo, per tutelare la fauna ittica. Invece lo svuotamento è avvenuto successivamente. Iren ha giustificato il ritardo a causa delle piogge abbondanti che hanno impedito l’intervento e che non hanno permesso un rilascio graduale e dragato del fango, facendo arrivare il materiale a valle. Arpa Piemonte sta intanto effettuando dei controlli sui fanghi finiti nel Gorzente arrivando anche nel Piota e nell’Orba.

 

[In copertina una foto delle acque del Gorzente prima dello svuotamento della diga]