Il grande artista, nel 1986, ricevette il premio ‘Torre d’oro’ conferitogli dal Centro Studi In Novitate.
Dal 30 agosto al 1° settembre 2024, il Comune di Moneglia ospita nel salone del Consiglio Comunale una mostra dedicata all’artista Beppe Levrero, figura importante nel panorama artistico ligure e piemontese del XX secolo.
La rassegna, aperta al pubblico con ingresso libero, raccoglie le opere in cui Levrero ha saputo catturare l’anima e la luce della Liguria.
Beppe Levrero nasce il 13 ottobre 1901 a Genova Voltri da famiglia novese.
Il padre Giovanni Felice era capostazione a Voltri e la madre Anna Cabella, casalinga.
La zia Carlotta, sorella del padre, maestra a Novi, è la prima a capire le aspirazioni del nipote Beppe, così come lo zio Luciano Cabella, violinista e compositore assai noto.
Levrero trascorre l’infanzia a Novi da quando il padre, andato in pensione, acquista un’antica casa già dei marchesi Pinelli.
Figlio unico, già da ragazzo è interessato alla pittura che segue da autodidatta rifugiandosi sulla torretta dell’antica casa.
A Novi frequenta il ginnasio e il liceo classico.
Levrero, allievo di grandi maestri come Leonardo Bistolfi e Agostino Bosìa, si è affermato come uno dei pittori più originali e influenti della sua epoca.
La natura, con la sua forza e suggestione mediterranea, è stata la principale fonte di ispirazione per il suo stile neoespressionista, caratterizzato da una straordinaria energia espressiva.
I paesaggi marini di Levrero, in mostra a Moneglia, sono particolarmente evocativi.
Levrero, pur essendo stato amico di molti grandi artisti del suo tempo, tra i quali: Carrà, Fontana, Mastroianni, Casorati, Levi, Menzio, Martini, ha sempre mantenuto una propria indipendenza artistica, senza legarsi a specifiche correnti.
La mostra a Moneglia, che presenta un brevissimo excursus, offre l’opportunità di riscoprire la straordinaria produzione di questo maestro del Novecento, il cui stile ha saputo coniugare forza espressiva e profonda sensibilità per la sua terra.
Nel 1986, ci fa piacere ricordarlo, Levrero ricevette il premio ‘Torre d’oro’ conferitogli dal Centro Studi In Novitate.