Questa mattina la cerimonia in ricordo delle vittime del bombardamento dell’8 luglio 1944

L’8 luglio del 1944 una pioggia di ordigni sganciati da una formazione di bombardieri nemici cadde su Novi Ligure distruggendo alcuni fra i palazzi più belli della città e causando la morte di centosette persone e innumerevoli feriti che non fecero in tempo a mettersi in salvo poiché l’attacco avvenne prima ancora che la sirena d’allarme avvertisse la popolazione dell’imminente pericolo.

“Quelli che non fecero in tempo a ricoverarsi nei rifugi scavati in piazza della stazione e nelle cantine della ditta Pernigotti fuggivano terrorizzati lanciando urla di paura di dolore di angoscia in mezzo al frastuono delle esplosioni e dei crolli in mezzo alla polvere e al fumo in messo ai corpi dilaniati degli uccisi e dei lamenti strazianti dei feriti. Quando la tetra caligine che si era estesa sulla città intera cominciò a dissiparsi, agli occhi attoniti dei soccorritori si presento uno spettacolo agghiacciante: gli edifici che circondavano piazza della stazione erano ridotti a un cumulo di macerie e ovunque si vedevano corpi distesi a terra.” – documenta nel suo racconto Michelangelo Mori.

Molti dei feriti più gravi morirono pochi giorni dopo in ospedale, portando il totale dei morti a 216. Gli edifici distrutti furono 25 e fabbricati gravemente danneggiati furono 52. “L’area di Porta Pozzolo fu in gran parte distrutta: L’Albergo Reale, l’Hotel Novi, l’albergo viaggiatori con i due edifici attigui in Corso Marenco, il palazzo Pernigotti, il Palazzo dove era collocato l’Albergo Leon d’Oro , la sede della tramvia Novi Ovada e quella dei telefoni erano cumuli di macerie. – aggiunge Mori – E questo non fu tutto il tributo di sangue e di beni che i novesi dovettero pagare alla guerra: altri danneggiamenti e vittime vi furono in seguito ad incursioni aree successive; le più pesanti interessarono via Roma e via Cavour il 31 dicembre del 1944 e via Orfanotrofio (l’attuale via Marconi) il 6 Aprile 1945, a pochi giorni dalla fine delle ostilità”.

Un capitolo buio della storia di Novi Ligure che questa mattina, alle ore 10.30, è stato ricordato in piazza della Repubblica, sotto la galleria Mazzini con una cerimonia di commemorazione per le vittime del bombardamento con una deposizione di una corona presso la lapide commemorativa e l’intervento del Sindaco, Rocchino Muliere, l’orazione ufficiale del Professor Fernando Robino e la benedizione di Don Massimo Bianchi.

 

[Foto dalla pagina Facebook del Comune di Novi Ligure]