Oggi la cerimonia per ricordare le vittime della strage della Benedicta
Si è tenuta questa mattina, domenica 7 aprile, la cerimonia di commemorazione dell’ottantesimo anniversario della strage della Benedicta, in ricordo delle vittime dell’azione di rastrellamento condotta dai nazifascisti nella settimana Santa del 1944 contro le formazioni partigiane insediate sull’Appennino Ligure-Piemontese, sul quale si colloca la Benedicta, in località Capanne di Marcarolo a Bosio.
La cerimonia è iniziata alle 9.30 con l’omaggio ai caduti presso la zona del Sacrario/Memoriale, dove sono esposte le lapidi che riportano i nomi dei Martiri della Benedicta. Il corteo, accompagnato dalle note della banda, dopo le tappe alla cappella, presso la quale fu portata a termine la gran parte delle esecuzioni, e alle fosse comuni, ha raggiunto il cortile dove si trovano i ruderi della cascina Benedicta.
Dopo la Santa Messa presieduta dal Vescovo di Alessandria, Monsignor Guido Gallese, e dopo il saluto introduttivo del Presidente dell’Associazione “Memoria della Benedicta” Daniele Borioli, è stata pronunciata l’orazione ufficiale, affidata quest’anno a Valentina Cuppi, sindaca del Comune martire di Marzabotto, in provincia di Bologna, che fu teatro della più grande e terrificante strage di civili portata a termine dalle truppe nazifasciste durante i mesi dell’occupazione tedesca del Nord Italia.
Presenti alla cerimonia molte autorità civili e militari del territorio di Genova e della Provincia di Alessandria.
Sull’ultimo numero di Panorama di Novi, in edicola, trovate due pagine a cura di Maurizio Iappini dedicate al ricordo della più grande strage di partigiani della storia della Resistenza italiana, con testimonianze e l’approfondimento di Roberto Botta, una delle anime del sito Chieketé e appassionato ricercatore storico.
[Foto dalla pagina Facebook della Città Metropolitana di Genova]