In cinquanta scalatori sui calanchi di Rigoroso

I Calanchi di Rigoroso e di Carrosio. L’Acquedotto romano, un percorso ad anello nel territorio del sito di interesse comunitario, un percorso molto interessante sia dal punto di vista storico che naturalistico. Che è stato anche uno spettacolo a cielo aperto. Un percorso e uno spettacolo che domenica 27 novembre ha visto la partecipazione di circa cinquanta persone in una escursione proposta e organizzata dal gruppo di Tutela ambiente montano delle sezioni del Club Alpino Italiano di Novi e di Tortona e che rientrava nel programma del corso di educazione ambientale tenuto dalle stesse sezioni.

In cinquanta

Durante l’escursione

Circa cinquanta persone che non provenivano soltanto dal Novese e dal Tortonese. Sono giunti partecipanti anche da Genova, Savignone, Salice, Godiasco. Un po’ infreddoliti, gli iscritti hanno ascoltato le spiegazioni del geologo e appassionato di storia locale Sergio Pedemonte sui calanchi, calanchi che sono stati subito apprezzati. E infatti non sono mancate le affermazioni verso un ambiente definito così unico e inatteso. Come nel caso dell’appena confermato presidente del club alpino italiano di Novi, Antonio Repetto: “E’ stata una giornata che ci ha dato l’occasione di imparare tanto e di ammirare un ambiente unico e sbalorditivo a due passi da casa.”

In cinquanta

Con il geologo Sergio Pedemonte

Un angolo di natura intatto caratterizzato da un misto di geodiversità e biodiversità. Un luogo di grande interesse e suggestione. E c’è chi, a nome di tutti, ha affermato di aver pienamente apprezzato ed approfondito. Percorrendolo, le caratteristiche naturali e storiche di questo inatteso ambiente, rappresentativo delle ricchezze naturalistiche nascoste nel nostro Appennino.

Questo oltre ai ringraziamenti per l’ottima organizzazione, agli accompagnatori Sonia Scalzotto, Massimo Ponta, Paolo Biserni, Donatella Cabrini. E c’è chi, definendo il posto speciale, ha apprezzato anche il fatto di avere realizzato una camminata nel fango. Realizzando a suo dire un ritorno a quando si era bambini e con il fango si giocava. Qualcun altro non ha particolarmente apprezzato dover camminare nel fango dei calanchi, ma non è rimasto insensibile di fronte alle bellezze delle natura che gli si paravano davanti e alle informazioni e alle spiegazioni che sono state abbondantemente fornite.

L’iniziativa però è pienamente riuscita. Ancora di più ha saputo valorizzare luoghi che, sebbene vicino a noi, non distanti da comuni quali Arquata, Serravalle e la stessa Novi, risultano effettivamente sconosciuti alla maggior parte delle persone. E questa iniziativa si inquadra nella azione di persone e associazioni di Rigoroso che si stanno impegnando per valorizzare questa frazione di Arquata, già rivolta verso la Liguria.

(m.p.)