L'incontro tra sindacati e proprietà alla Imet di Serravalle

Nessuna svolta concreta, ma qualche apertura sul fronte dei licenziamenti alla Imet di Serravalle. Dopo le otto ore di sciopero di venerdì scorso – accompagnate da un picchetto e dalla partecipazione totale dei 52 dipendenti – i sindacati Fiom-Cgil e Fim-Cisl hanno ottenuto un primo incontro con i rappresentanti del fondo americano proprietario dell’azienda, controllata dal gruppo Metra.

La richiesta principale riguardava il reintegro dei quattro dipendenti licenziati senza preavviso e la fine di queste politiche unilaterali. Da parte dell’azienda è arrivata una disponibilità a evitare in futuro ulteriori tagli a sorpresa. Nessun impegno, invece, sul possibile rientro degli impiegati già licenziati.

 

Le alternative richieste

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto, in alternativa, l’attivazione di strumenti di supporto come la “sospensione” – una forma di prepensionamento che prevede il versamento da parte dell’azienda all’INPS dell’assegno sostitutivo e dei contributi mancanti – e l’“outplacement”, ovvero percorsi di formazione e assistenza alla ricollocazione nel mercato del lavoro.

I licenziamenti, spiegano dall’azienda, sarebbero legati a una riorganizzazione degli uffici, con la scelta di accorpare le sedi in un’unica struttura centrale, abbandonando il precedente assetto territoriale.

Si attende quindi che le promesse dell’azienda si traducano in atti concreti. Ma l'agitazione alla Imet di Serravalle rimane comunque alta.