Ilva di Taranto, lo stop dura sino a domani

Fino a domani, stop dell’altoforno numero 2 all’Ilva di Taranto. Un blocco che penalizza anche lo stabilimento novese.

 

Dopo i primi allarmi a luglio, con molti lavoratori in cassa, ora tutti sono in attesa di capire il nuovo piano produttivo e intuire come si risalirà la china. Con un mese da agosto da incubo, con la produzione di fatto ferma. Ripresa o stallo? Se lo chiedono in tanti, primi tra tutti i rappresentanti sindacali. Parlano di un agosto “spettrale”, con 150 dipendenti sui 600 totali in cassa straordinaria a rotazione.

 

Problemi anche per quanto riguarda la manutenzione degli impianti, mansione tipica del periodo agostano. Quest’anno, vista la carenza di personale, possiamo dire che è stata fatta “a metà”. Intanto, Confindustria lancia l’allarme. “Senza risorse immediatamente spendibili non sarà infatti possibile effettuare investimenti sul fronte ambientale o produttivo”. Si tratta, infatti, di capire se lo Stato abbia versato o meno gli 800milioni, ad oggi non ancora arrivati. Aumento dei costi delle materie prime, manutenzioni limitati, personale sottonumero secondo gli accordi precedenti, acquisto materiale e pagamento fornitori. Una somma di problemi che si addensano sull’impianto, in attesa di un settembre complesso.

 

(g.g.)