Le parole di Giuseppe Cavo Dragone sulle perdite russe

 

“Le perdite in campo russo non sono poche, si calcola che siano intorno ai 15mila uomini”. Parole del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone. Ha infatti parlato davanti alle commissioni riunite Difesa di Camera e Senato. “I russi hanno usato truppe molto giovani e poco motivate, gli ucraini combattono per casa loro”.

“In questa guerra di invasione che i russi stanno combattendo c’è un fatto abbastanza inaspettato” ha proseguito Cavo Dragone. “I russi, con quasi 300mila uomini, sono tenuti in scacco più o meno dalle forze ucraine. Putin ha impiegato truppe provenienti da lontano, che non avessero attinenza con il popolo ucraino che è vicino a quello russo. E di fatto la Bielorussia non sta entrando ancora in campo e presumibilmente è lo stesso Putin che non vuole che si armi per questioni di stabilità interna”.

 

Un altro tema è il rafforzamento dell’Italia sul fianco est della Nato. “Abbiamo aumentato gli Eurofighter in Romania, ora sono 8; in Lettonia abbiamo 250 uomini e nell’area sud tre navi. Sono poi pronte ad essere mobilitate 1.350 unità della task force di elevata prontezza dell’Alleanza, con 500 incursori, 77 mezzi terrestri, 2 navi e 5 aerei”.

 

In più la cyberguerra. “C’è stato un attacco ‘tradizionale’ con artiglieria pesante preceduto da pesantissimi attacchi cyber. Un modo per affermare che non c’è solo la Cina come antitesi alle nostre alleanze. La Russia ambisce a riaffermare il proprio ruolo di superpotenza internazionale utilizzando il suo peso strategico con estrema aggressività attraverso operazioni militari sia classiche sia multidominio rispetto alle quali bisogna adeguarsi.

Questa aggressione ci dice che la pace, la stabilità, la democrazia e gli stili di vita sono valori che non possiamo dare per scontati nemmeno nel nostro Continente, ma dobbiamo attrezzarci per difenderli, lottare e combattere”. Queste le parole di Cavo Dragone.