La discesa in politica di Giovanni Lasagna
«L’Amministrazione di centrodestra del Sindaco Gian Paolo Cabella? Non è stata tutta rose e fiori, c’era qualche elemento del gruppo che, secondo me, non andava bene. E non è andato bene il Sindaco perché, in tre anni di Amministrazione, non si è mai fatto vedere dalla popolazione. Un sindaco deve anche essere a contatto con la gente, girare per la città e questo non è stato fatto». Così inizia l’intervista a Giovanni Lasagna che conferma di essere pronto a presentare una sua lista civica per le elezioni amministrative che si terranno a Novi nella prossima primavera.
«C’è stato qualche elemento – continua Giovanni Lasagna – che non avrebbe minimamente dovuto mettere sul carro come Marco Bertoli. Il fatto è che si deve volere bene a una città e ricostruirla. Altrimenti rimaniamo il fanalino di coda della provincia di Alessandria, che è il fanalino di coda dell’intera Italia settentrionale».
E non dimentica di bacchettare il governo del centrosinistra. «Ha solo distrutto la città, realizzando opere inutili come il Museo dei Campionissimi, che non hanno dato alcuna forza al commercio e al turismo. E portando avanti il discorso del ‘porta a porta’, il nuovo sistema di raccolta rifiuti, che comporta notevoli disagi sia per i commercianti che per le famiglie. Questo perché entrambi sono chiamati a un lavoro di differenziazione del rifiuto che comporta un grosso lavoro e per le famiglie anche il disagio di avere dei bidoni in casa».
Nel numero di Panorama di Novi in edicola l’intervista a Giovanni Lasagna a cura di Maurizio Priano.