Il progetto del Gavishire

 

La proposta della Regione Piemonte di avviare i ‘Distretti del Commercio’ ha incontrato grande successo con ben 78 candidature approvate. Questa è la dimostrazione palese della volontà di trovare una strada per la rinascita e lo sviluppo che accomuna città, paesi e borghi. L’intento comune è mettere a sistema, da un lato, la situazione di difficoltà attuale del commercio e, dall’altro, la voglia e il desiderio di dare un valore ai tesori che si trovano in ogni angolo del Piemonte. Con lo scopo di farne uno strumento di crescita del commercio di tradizione per diffondere su aree più vaste il proprio messaggio, utilizzando le moderne tecnologie. Genialità e intraprendenza sono stati gli ingredienti fondamentali per l’avvio dei Distretti, divisi in due categorie: ‘Urbani’, quelli di città, ‘Diffusi’ se raccolgono più Comuni, anche piccoli, purché insieme raggiungano i 5.000 abitanti. Come il Gavishire.

 

«Difendere e migliorare il piccolo commercio è un dovere ma soprattutto un servizio sociale imprescindibile – sostengono Mauro Pigazzi di Confcommercio e Manuela Ulandi di Confesercenti, le associazioni provinciali partner nella costituzione dei Distretti Commerciali – basti pensare al periodo Covid quando i negozi di paesi, borghi e città si sono dimostrati punti affidabili, vicino a casa, scoprendo il valore del commercio di vicinato che non ci ha lasciati soli. Nasce da qui la volontà integrare il piccolo commercio nel sistema economico locale, come si sta facendo nel Gavishire».

 

‘Gavishire’ è un Distretto Diffuso che ha raccolto intorno al simbolo condiviso del Gavi diversi Comuni del territorio della DOCG: Capriata d’Orba, San Cristoforo, Francavilla Bisio, Tassarolo, Bosio, Carrosio, Parodi Ligure e Voltaggio. Nel numero di Panorama di Novi in edicola tutti i dettagli del progetto.