La Festa dell’Unità continua a essere oggetto di discussione nella politica cittadina

 

La questione che anima lo scontro tra maggioranza e opposizione sulla Festa dell’Unità è quella relativa allo stoccaggio di tutto il materiale che serve per allestire l’evento in un capannone di Gestione Ambiente. Cioè la società del Gruppo Acos che si occupa della raccolta dei rifiuti e della pulizia delle strade.

 

Alcune settimane fa, in consiglio comunale, il segretario cittadino della Lega Giacomo Perocchio aveva sollevato il problema. Aveva chiesto che si indagasse sull’esistenza o meno di un regolare contratto di deposito e sul conseguente pagamento del canone da parte del PD.

 

L’Assessore al bilancio Maurizio Delfino ha rilanciato la questione nell’ambito di un’indagine interna su diverse ipotesi di danno erariale procurate dalle precedenti amministrazioni. Indagine che dovrebbe concludersi nel prossimo mese di settembre.

 

Delfino, in un’intervista rilasciata in settimana a La Stampa, ha confermato che gli stand, le cucine e tutti gli altri beni che venivano utilizzati per organizzare la Festa dell’Unità sono effettivamente depositati in un capannone di Gestione Ambiente.

Ha aggiunto però che lui non è ancora riuscito a prendere visione del contratto a cui aveva fatto cenno nell’ultimo consiglio comunale l’ex Sindaco Rocchino Muliere.

 

Le dichiarazioni di Delfino non sono passate inosservate.

È arrivata la replica di Otello Marilli, da poche settimane segretario provinciale del PD, dopo essere stato il numero uno a Novi dopo la sconfitta elettorale di due anni fa. Secondo l’esponente Dem, il contratto di deposito esiste ed è stato rinnovato nel 2019. E non solo. Marilli accusa la maggioranza di voler utilizzare questo argomento per sviare l’attenzione dai fallimenti dell’attuale amministrazione.

 

Fin qui la diatriba politica. A questo punto ci sono le ragioni di trasparenza e di buona gestione che impongono che questo documento sia reso pubblico e consultabile da tutti.