L’incontro pubblico per la situazione al Gorzente

 

Comitato Difesa Gorzente e Piota, Legambiente Ovadese e Valli Orba e Stura, Legambiente Val Lemme e Associazione cittadini del Piota, hanno inviato la richiesta di incontro a tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei lavori e il relativo sversamento di fanghi che si è verificato in seguito ai lavori nella diga della Lavagnina. Cioè a IREN, Aree Protette Appennino Piemontese, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, Regione Piemonte Direzione Ambiente, Energia e Territorio, Regione Piemonte, Ufficio Dighe, e per conoscenza al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Direzione Generale valutazioni ambientali, DIAG –Dipartimento Amministrazione Generale, pianificazione, Provincia di Alessandria, Nucleo Carabinieri forestali  Alessandria.

 

Tutti sono stati invitati come previsto dopo la partecipata manifestazione di protesta che si è tenuta il giorno 29 settembre nei pressi del Lago della Lavagnina (Casaleggio Boiro), a prendere parte ad un incontro pubblico con la popolazione locale da tenersi venerdì 18 ottobre alle ore 21, nel Centro Polivalente in piazza Genova 2 a Lerma. Verranno trattati i temi attinenti al recente problema ambientale che ha coinvolto il Gorzente e il Piota a valle della diga della Lavagnina.

Ecco quali siano le principali domande a cui i comitati vogliono avere risposta:

A IREN

  • come IREN ha assicurato il rispetto di quanto previsto dal D.M 205/2022, nonché dalle normative vigenti;
  • Quali interventi sono stati effettuati sulla diga della Lavagnina;
  • la loro necessità e le modalità di esecuzione;
  • descrizione l’evento relativo allo sversamento di fanghi nel Gorzente e indi nel Piota, se la manovra dello scarico di fondo eseguita durante la piena del torrente sia avvenuta (o no) nel rispetto di ciò che è previsto nel Foglio di condizioni per l’esercizio e la manutenzione, trasmesso alla Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche;
  • quali soluzioni proponete e con quali tempistiche per minimizzazione e ripristino del danno;
  • richiediamo copia dei risultati delle campagne di monitoraggio del lago della Lavagnina e, vista l’analogia del caso e l’intervento previsto a breve ai laghi del Gorzente, anche quelle relative a tali laghi, comprensive delle misurazioni e delle analisi dei fanghi presenti;
  • quale è lo stato di sicurezza del lago della Lavagnina e quale quello dei laghi del Gorzente.

 

A Aree Protette Appennino Piemontese (APAP)

  • quali attività l’Ente aveva previsto di realizzare per il monitoraggio dell’intervento messo in atto da IREN e il rispetto delle prescrizioni della VINCA dallo stesso Ente rilasciata;
  • In quale momento e quale dipendente si sia accorto per la prima volta del danno ambientale cagionato dallo sversamento;
  • quali misure l’Ente ha preso a seguito dello sversamento per minimizzare i danni e poi procedere alle verifiche e alle eventuali sanzioni conseguenti.

A Regione Piemonte, (Direzione Ambiente, Energia e Territorio, Ufficio Territoriale Dighe e ARPA Piemonte):

  • come Regione Piemonte ha verificato il rispetto di quanto previsto dal D.M 205/2022, nonché dalle normative vigenti;
  • quando avete avuto notizia del problema.
  • con quali modalità e in che termini siete stati informati da IREN e dall’APAP;
  • quali provvedimenti avete assunto;
  • quali provvedimenti ritenete di prendere;

 

“Aspettiamo fiduciosi le disponibilità a partecipare, ma comunichiamo fin da ora che nel caso in cui nessuno si presentasse all’iniziativa, ci attiveremo immediatamente per assumere altre e più dirette iniziative a cominciare da un presidio sotto la Prefettura di Alessandria”.