Nessun reato collegato al fallimento della ATM di Alessandria
La Corte d’Appello di Torino ha ribaltato la sentenza con cui il Tribunale, nel marzo dell’anno scorso, aveva condannato a otto mesi di reclusione, pena sospesa, sedici persone, tra cui l’ex Sindaco di Novi Gian Paolo Cabella.
Tutti gli imputati sono stati assolti perché il fatto non sussiste. Le ipotesi accusatorie della Procura alessandrina non hanno retto in giudizio.
Il Procuratore Aggiunto dottor Tiziano Masini in un primo momento aveva addirittura contestato la bancarotta fraudolenta, poi derubricata in bancarotta semplice all’inizio del giudizio di primo grado.
Cabella era stato indagato in quanto presidente di Atm dal giugno 2011 al marzo 2013. Aveva sempre sostenuto di avere agito sulla scorta delle indicazioni ricevute dall’Amministrazione comunale del capoluogo, che era la proprietaria dell’azienda.
Oltre a Cabella, lo scorso anno erano stati condannati altri amministratori via via succedutisi: Giuseppe Lumi, Alessandro Traverso, Arcangelo Mastrandrea, Franco Amisano, Guido Ghidini, Gianfranco Cermelli, Ezio Bressan, Mariagrazia D’Oca, Paola Marcella Crescenzi, Fabrizio Munerato, Giovanni Lumiera, Michelino Sassone, Maurizio Pavignano, Roberto Castelli e Massimo Bianchi.
Soddisfazione dei difensori dopo l’assoluzione. Non è escluso che la Procura Generale impugni la sentenza ricorrendo alla Corte di Cassazione.