Oggi a Roma l’incontro tra azienda e sindacati sulla procedura di cassa integrazione per i lavoratori
Si terrà martedì 9 luglio, alle ore 11.30, presso il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure un nuovo tavolo di crisi sulla situazione dell’ex Ilva convocato dalla Regione Piemonte.
Oltre al presidente della Regione Alberto Cirio, all’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino e al sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere, saranno presenti anche i sindaci di Gattinara e Racconigi e i rappresentati delle sigle sindacali di Fim, Fiom Cgil e Uilm. L’incontro sarà l’occasione anche per discutere di quanto emerso dal tavolo al Ministero del Lavoro svoltosi oggi a Roma.
La trattativa tra sindacati e azienda non ha portato i risultati sperati dalle sigle sindacali, che non hanno accettato di buon grado la conferma del mancato sblocco del prestito ponte di 320 milioni di euro, risorse necessarie per il piano di ripartenza.
“L’azienda in amministrazione straordinaria ha ribadito la propria impostazione sull’avvio della cassa integrazione per 5.200 lavoratori. – spiega Loris Scarpa, coordinatore nazionale Fiom Cgil – Sono fondamentali per la prosecuzione della discussione, gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e la messa in funzione del secondo altoforno. Ad oggi il piano per la ripartenza che è stato presentato in Confindustria a Roma il 7 maggio scorso è in contraddizione con i numeri prospettati di cassa integrazione. Lo sblocco delle risorse è centrale e condizione imprescindibile per realizzare un accordo di ripartenza”.
“Per la Fiom Cgil il cambio effettivo delle relazioni sindacali avviene se si costruiscono le condizioni per arrivare ad un accordo, dal momento che l’unico ancora in vigore è quello del 2018.” – ha concluso Scarpa. La trattativa è stata aggiornata a dopo la convocazione dell’incontro a Palazzo Chigi richiesto unitariamente da Fim, Fiom, Uilm “Indispensabile per avere risposte sul futuro industriale, occupazionale e ambientale dell’azienda”.