Ex Ilva, momento fondamentale per il futuro dell’azienda siderurgica

Saranno ore di fuoco per l’economia italiana. Tre i dossier sul tavolo: ex Ilva, Ita Airways e Tim. Da essi dipendono settori strategici e oltre 25 mila posti di lavoro. Per tutti e tre i casi si attende una soluzione entro fine anno.

 

Domani, mercoledì 28 dicembre, il momento chiave a Palazzo Chigi, in Consiglio dei ministri. Riguardo l’ex Ilva, Fiom, Uilm e Usb, nel caso di fumata nera, si sono già detti pronti a una protesta. Il clima è rovente, ma si mormora che nella seduta di domani potrebbe arrivare un provvedimento, forse un decreto, per un prestito ponte di 650-680 milioni di Euro. L’azienda, in questo modo, potrebbe fronteggiare la crisi di liquidità, riducendo la sua esposizione debitoria. In questo caso, però, il passaggio della maggioranza allo Stato slitterebbe al maggio 2024. E qui il si alza il muro delle forze sindacali che dichiarano alle agenzie di stampa: “È inaccettabile che il governo Meloni ceda alle pressioni della multinazionale e conceda ulteriori risorse pubbliche senza un indirizzo chiaro sul futuro ambientale e occupazionale del sito di Taranto”.

 

(red.)