Anche Pino Dolcino contro Solo Novi
«Non sono un segretario di partito o un consigliere comunale, sono un cittadino, posso dire per tre volte vergognatevi. A tanti non sarà chiaro il mio sfogo, ero fra il pubblico a sentire l’ultimo Consiglio comunale. Secondo me se un consigliere non si riconosce più nel programma e nel partito in cui è stato eletto deve andarsene a casa, altrimenti o ha degli interessi a rimanere o è in malafede. E molti cittadini che sento sono della mia stessa opinione». Con queste riflessioni postate da Giuseppe ‘Pino’ Dolcino inizia l’intervista sul momento politico novese.
«Non dovevamo candidarli»
Un momento politico che con il passaggio dei tre consiglieri comunali del gruppo Solo Novi alla opposizione vede, sulla carta, quest’ultima diventare maggioranza con nove consiglieri comunali e la maggioranza, sulla carta, diventare minoranza con otto. Giuseppe ‘Pino’ Dolcino è un militante storico della Lega, dal 2019 al 2020 ha ricoperto la carica di Assessore al Commercio.
‘Pino’ Dolcino fa un poco di autocritica. «Magari è anche colpa mia avendo fornito il mio contributo nella scelta delle persone che avrebbero fatto parte della lista con la quale la Lega si è presentata alla elezioni amministrative del 2019. E dato che mi era stato richiesto un consiglio sull’inserimento di Marco Bertoli, Francesco Bonvini e Cristina Sabbadin e ho dato il mio assenso. Riguardo Bonvini perché mi pareva che avesse le qualità per essere un ottimo consigliere comunale e Cristina Sabbadin perché aveva fatto parte della lista della quale ero candidato Sindaco nel 2014 e mi aveva chiesto di essere inserita in quanto le sarebbe piaciuto partecipare alla vita politica cittadina».
Nel numero di Panorama di Novi in edicola l’intervista a Pino Dolcino a cura di Maurizio Priano.