Il racconto di Diego Accili
«Accetto molto volentieri ma a una condizione, che mia madre, che non sa nulla, continui a non saperlo»: questo è Diego Accili, uno che pensa al prossimo e ai suoi affetti anche quando si parla di lui. Allora, tutti insieme, contribuiamo a soddisfare alla sua richiesta, che è quella di un figlio che vuole preservare la madre. Non diciamo alla mamma di Diego di questo articolo. Anche perché nel raccontare la sua storia ancora una volta ha anteposto la sfera del privato a quella del pubblico e non per esibizionismo ma per un fine nobile, convinto com’è che raccontare e condividere la propria esperienza sia un modo per aiutare il prossimo, diretto o indiretto.
«Sono affetto da un mieloma multiplo», questa la spiegazione di Accili. Il mieloma multiplo è una neoplasia ematologica caratterizzata dalla proliferazione incontrollata di plasmacellule clonali nel midollo osseo, una particolare linea cellulare di globuli bianchi che ha il compito di produrre le ‘immunoglobuline’, ovvero gli anticorpi, indispensabili per la difesa dalle infezioni. Si tratta di una malattia piuttosto rara, rappresentante l’1-2 % di tutti i tipi di tumore.
«Per scelta ho deciso di non nascondermi. Di raccontare la mia evoluzione, i miei passaggi. Ho trovato sui social persone che mi hanno scritto incoraggiandomi. Perfetti sconosciuti, altri che vivevano la mia situazione o l’avevano appena scoperta. Ci scriviamo, qualcuno mi chiede il telefono per parlarci. Ecco, questo è un aspetto della modernità che va apprezzato. Ho deciso di non nascondermi perché credo che la malattia, l’ammalarsi non sia una vergogna da cui nascondersi. Non l’ho fatto e non lo farò mai. Se non ne avevo parlato i primi tempi coi miei cari era per preservarli».
Nel numero di Panorama di Novi in edicola trovate tutta la storia di Diego Accili, a cura di Maurizio Iappini.