Resterà aperta tutta l’estate la mostra “Dantedi e le api nella letteratura”, allestita dalla “Associazione Maglietto Novi Ligure”  nell’omonima cascina sul greto dello Scrivia, in località Merella.

Hanno inaugurato ieri la rassegna il Sindaco, Gian Paolo Cabella, della Presidente di ACOS Maura Laveroni, del Presidente di Acosì Angelo Carrosio, oltre che Maria Angela Bisio, numero uno della associazione.

 

Dante e le api: un connubio particolare

Lo spunto per l’esposizione? Arriva da un elogio su questi laboriosi insetti fatto dal Sommo Poeta. Aprendo la sua opera simbolo, nel canto XXXI del Paradiso, possiamo leggere: “… sì come schiera d’ape che s’infiora una fïata e una si ritorna là dove suo laboro s’insapora”. Ovvero: “come uno sciame d’api ora si immerge nei fiori e ora ritorna all’alveare dove il nettare faticosamente raccolto (suo laboro) si trasforma in saporoso miele ”.

 

Tra volumi e collezioni

Nell’esposizione allestita dalla associazione novese possiamo infatti ammirare una svariata quantità di francobolli. La gran parte di questi furono emessi nel 1965, in occasione del settecentesimo anniversario della nascita di Dante. Inoltre, sono esposti anche libri e reperti di autori che hanno trattato questo binomio tra il poeta fiorentino e le api.

Si parte da Bernard de Mandeville e il suo  ‘The fables of the bees’, passando per Virgilio con le sue egloghe sull’apicoltura. Il viaggio nel tempo prosegue con Marx con la dinamica sociale sulle api e termina ai giorni nostri, con Susanna Tamaro. Il suo ultimo romanzo “Una grande storia d’amore”, è infatti un racconto incentrato attorno alla cura di arnie e api.

Due ricorrenze per una sola mostra

Oltre al settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri,  l’occasione per inagurare l’esposizione era giustificata dalla Giornata Mondiale delle Api. Questa ricorrenza, creata dalle Nazioni Unite nel 2018, vuole ricordare l’importanza questi particolari insetti, che spesso giocano un ruolo vitale per molti sistemi alimentari sostenibili.