Da Roubaix a Castellania, tra ricordi e pavé
Da Roubaix a Castellania. Dal mitico pavé dell'Inferno del Nord alle colline tortonesi, casa di Fausto e Serse Coppi. Succede pochi giorni, nel piccolo comune divenuto tempio del ciclismo italiano.
La delegazione Les Amis de Paris-Roubaix in visita per donare la pierre pavé, ovvero la pietra di porfido che viene prelevata dal manto su cui si corre la competizione, intagliata e data come premio. Premio antico, che nasce nel 1977. Un dono in ricordo delle vittorie di Serse nel 1949 e Fausto nel 1950. Un unicum. Due fratelli che vincono la stessa corsa nel giro di due anni. E che corsa. Ogni anno tiene attaccati alla tv milioni di spettatori, mentre altre migliaia cercano di arrivare sino alla Foresta di Arenberg o al velodromo. Dove il tempo sembra essersi fermato agli anni Trenta. "I forzati della strada" li chiamava il giornalista Albert Londres. Il fango che li ricopriva. Sangue e sputi lasciati per strada. Le gambe distruttre dalle cadute. Arrivare primi per alleviare la fatica infinita. Il ricordo della vittoria di Sonny Colbrelli ancora ci ricorda questo misto di sensazioni
In cambio, da Casa Coppi, ecco un mattone che gli amici francesi esporranno nel loro museo. A suggello di una amicizia che perdura nel tempo.
(foto tratta dal profilo Facebook di Casa Coppi)
(g.g.)