Il Consorzio salame nobile Giarolo e Terre Derthona si esprimono sulla peste suina africana

Dopo il recente tavolo tra Regione e Governo svoltosi a Roma per la PSA (Peste Suina Africana), Terre Derthona e il Consorzio salame nobile del Giarolo intervengono nel dibattito per esprimere il loro punto di vista.

 

La situazione resta molto grave, fanno sapere. “È chiaro – affermano – che non è solo la filiera suinicola ad essere danneggiata da questa nuova emergenza, anzi. Tutto il territorio, dal comparto produttivo al sistema turistico ricettivo”. Obiettivo principale: un dialogo con tutte le parti in causa. Una serie di tavoli di concertazione. “Sei mesi – proseguono – con queste restrizioni rischiano di compromettere irrimediabilmente l’economia dei nostri territori rurali e la vita delle persone. Senza affrontare il fulcro del problema di trasmissione e diffusione della peste suina: la presenza di cinghiali selvatici”.

 

Questi animali rischiosi, non solo per la malattia, ma anche per la sicurezza delle persone e per le coltivazioni. L’esempio più recente è il malcontento che regna in val Borbera, dopo le misure decise dagli organi di governo.

 

Oltre ai tavoli istituzionali, infine, Terre Derthona e Consorzio salame nobile ritengono “necessario promuovere un’azione di informazione verso i consumatori e i fruitori del territorio. Attraverso i canali istituzionali, ma anche attraverso i social, che oggi rappresentano ulteriore strumento di diffusione delle informazioni”.