Secondo l’assessore Delfino la vendita delle quote del CIT può procedere

 

Questa sera in Consiglio comunale non si discute di CIT. L’amministrazione Cabella ha deciso di non riproporre la delibera che era stata bocciata nella seduta di giovedì scorso a causa dell’assenza dei tre consiglieri di Solo Novi e per la scelta di Francesca Chessa, neo-consigliere di Fratelli d’Italia, di votare contro la proposta della Giunta insieme ai consiglieri di opposizione.

 

È stato l’assessore Delfino, nelle ore antecedenti il consiglio, a prendere questa iniziativa.
Il responsabile politico delle finanze comunali ha scritto al Sindaco e ai consiglieri per evidenziare che la delibera sulla cui modifica la maggioranza non aveva ottenuto i voti sufficienti per l’approvazione non sarebbe più necessaria. Questo alla luce di una diversa interpretazione del primo provvedimento.

 

In altre parole: la delibera con cui si autorizzava la gara per la vendita delle quote del CIT votata lo scorso 3 maggio va bene così. Il Comune di Novi può cedere le sue quote nella misura dell’85%.

 

Sarà richiesto il concordato in bianco

 

Ma il futuro dell’azienda di trasporto locale continua a presentare problemi complessi.
Innanzitutto non è detto che l’interpretazione fornita dall’assessore Delfino regga a eventuali impugnazioni davanti ai giudici amministrativi.

 

Inoltre il 29 maggio è fissata al Tribunale di Alessandria l’udienza per la discussione dell’istanza di fallimento presentata contro il CIT. Filtra voce che, per evitare il fallimento, la società presenterà richiesta di aprire la procedura di concordato in bianco.

Avrà così sessanta giorni di tempo per presentare ai giudici i propri conti e il piano per dare un futuro non solo al trasporto locale, ma anche ai dipendenti che ci lavorano e alle loro famiglie.