Cinquanta comuni limitano l’uso dell’acqua per contrastare l’emergenza idrica
Sono cinquanta i comuni che hanno emesso limitazioni per l’uso di acqua potabile a contrasto dell’emergenza idrica. Parliamo di un bacino che fa capo a Ato6, comprendente la parte meridionale della nostra provincia.
Tra questi alcuni centri capizona, non ancora Novi, ma una lunga lista di comuni del territorio. Gavi, Tassarolo, Parodi, Voltaggio, Carrosio, San Cristoforo e Fraconalto. E poi, Cantalupo e Basaluzzo. Si continua, intanto, a prelevare acqua dal Lago della Lavagnina, tra Ovadese e Novese, per evitare che la crisi peggiori. Grave la situazione dei torrenti Borbera e, soprattutto, Scrivia.
Ricordiamo che i provvedimenti per evitare di ampliare il problema siccità riguardano alcune semplici operazioni, ad oggi limitate. A Gavi emanata una ordinanza in matieria. In sintesi, revoca l’uso dell’acqua potabile per l’irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati. Per lavare cortili e veicoli privati. Per riempire di fontane ornamentali e piscine, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua. Occorre concentrare l’uso a scopi alimentari ed igienici. Intanto, proprio a Gavi, si vedono i primi effetti. Annullati i fuochi d’artificio per San Giacomo, in programma nel week end.
Come nel 2003
La ricordano tutti come l’estate più calda del secolo. Tanti i morti in tutto il Continente. Una ecatombe destinata a tornare? Per Chiara Cadeddu, docente di Igiene e medicina preventiva dell’Università Cattolica, sembrerebbe. “Rispetto a 20 anni fa, per via dell’aumento dell’aspettativa di vita, abbiamo una maggior presenza di anziani e fragili, che sono le persone sulla cui salute il caldo eccessivo può avere un impatto più forte”. Dichiara all’Ansa.
Per ovviare alla crisi idrica e del carburante, inoltre, l’assessorato regionale all’Agricoltura ha stabilito un’assegnazione supplementare di gasolio agricolo a prezzo agevolato. Dal 25 luglio fino al 30 novembre, tramite i Centri di assistenza agricola e in proprio, gli agricoltori potranno presentare domanda per l’assegnazione di carburante agricolo fino al doppio di quello autorizzato normalmente.
(red.)