Cinghiali, numeri bassi legati agli abbattimenti

Sono ancora insufficienti i numeri dei cinghiali abbattuti,  che superano di poco i 12 mila per cui resta lontano l’obiettivo dei 50 mila. E’ quanto denuncia Coldiretti Piemonte nell’evidenziare una situazione, oltre alla peste dei cinghiali, sempre più al collasso e insostenibile con danni economici alle produzioni agricole, all’ambiente e che espone i cittadini ad incidenti stradali.

 

 

“Dopo quasi un anno dall’esplosione del primo caso di peste dei cinghiali, i numeri di quella che dovrebbe essere un’azione straordinaria di depopolamento sono troppo bassi – fanno notare Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – i dati evidenziano come l’attività di controllo delle province, seppur con numeri ancora insufficienti, stia facendo aumentare i capi abbattuti, ma è necessario investire per incrementare il personale preposto a tale attività. Sempre più deludenti invece i numeri relativi agli abbattimenti rispetto all’attività venatoria, in particolare alla caccia di selezione. Ora con le linee guida operative non ci devono essere più scuse: serve partire urgentemente con gli interventi, in maniera snella”.

 

(red.)